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Se il quartier generale del Potenza si era stabilito alla Casa Albergo Sant’Anna di Savignano Irpino, il trasloco è stato rapido: la base si sposta a Sturno, dove migliorano le condizioni logistiche e c’è la disponibilità del campo in erba naturale desiderato da Agovino e dal suo staff.  Del gruppo fanno parte ufficialmente anche Peppe Lolaico e Pierpaolo Di Senso, che hanno messo nero su bianco la loro intesa con la società appena arrivati in ritiro. Per Lolaico – molto stimato dal diesse Flammia – l’accordo era nell’aria da qualche giorno. Più inattesa la virata su Di Senso, inizialmente fuori dalla lista dei desideri di Agovino che però ha raccolto sul giocatore buone referenze (sia tecniche, sia personali) e ha saggiamente deciso di dargli un’opportunità. Di Senso dovrà dimostrare, con l’umiltà e lo spirito di sacrificio che gli appartengono, di potersi adattare tatticamente al 4-3-3. Il Potenza risolve così uno dei problemi riguardanti il reparto offensivo, ad oggi ancora privo di un paio di elementi di riferimento.

MASINI VERSO LA VIRTUS Cogliamo la palla al balzo per affrontare il capitolo attaccanti. Gerardo Masini è sempre più lontano dal Potenza, allettato da un’offerta non rifiutabile della corazzata Virtus Francavilla. La matricola pugliese non sta badando a spese e vuole l’argentino, che difficilmente dirà di no. Tra quelli scritti in questi giorni, meritano attenzione due nomi sul taccuino del ds Flammia: parliamo di Filippo Tiscione e Lorenzo Cinque. L’ex Akragas è corteggiato insistentemente dal Fondi, ma tiene comunque un filo diretto con la società rossoblù alla quale è legato da buoni rapporti. La differenza tra la richiesta e l’offerta non è incolmabile e la sensazione è che la fumata bianca possa arrivare a breve. Resta invece aperta per inerzia la pista Cinque. La distanza tra le parti – notevole nei giorni scorsi – si è ridotta considerando che l’attaccante romano non ha ancora trovato un approdo adatto alle sue richieste. E’ un giocatore che non trascura anche mercati alternativi (ha giocato in Svizzera, ndr), ma potrebbe tornare d’attualità nel momento in cui dovesse abbassare le sue pretese. Da non escludere la suggestione Jeda: il brasiliano (nell’ultima stagione tra Acqui e Nuorese in D) viaggia su cifre al momento fuori dalla portata del Potenza, ma alcune amicizie in comune con i dirigenti rossoblù hanno portato alla definizione di un appuntamento previsto in settimana. Se ne parlerà di persona.
 
KEQI C’E’  Parentesi sugli under. Un cantiere aperto, ma è bene chiudere al più presto gli accordi con i vari Carezza (portiere ’95 ex Rimini) e Girardi (difensore destro ’96 ex Napoli Primavera) che rappresentano prime scelte. Pare sia andata invece a buon fine la trattativa con l’esterno alto albanese Kristian Keqi (1996), liberatosi dal Pescara dopo una buona stagione in D allo Scandicci. Al Torneo di Viareggio, disputato con la Primavera del club abruzzese, ha colpito diversi addetti ai lavori.

CATALANO PIACE Il Potenza sta ancora cercando un paio di pedine fondamentali tra difesa e centrocampo. Nel reparto arretrato, dove Picascia è sempre più lontano, occhi puntati sul difensore esterno sinistro Walter Zara (1994), reduce dall’esperienza in serie B greca con il Paniliakos. Meno misterioso il profilo di Giovanbattista Catalano (anche lui ‘94), ex Lamezia e cresciuto nelle giovanili del Pescara che l’ha fatto anche esordire in A. In D rappresenterebbe un’assoluta garanzia, ma Catalano va valutato in alternativa a Matteo Berretti con il quale resta in piedi una trattativa mai definitivamente chiusa. Catalano però sembra aver già convinto Agovino, che potrebbe così rinforzare la sua mediana che necessità di qualità in fase di palleggio. 

Twitter @pietroscogna

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