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I lavori in corso per la frana

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NOCERA TERINESE (CATANZARO) – Ordinanza dell’Anas sulla frana che ha creato una lesione sulla carreggiata del viadotto Sciabica dell’A2, con disposizione di spostamento su carreggiata opposta dal km 305,330 al km 301,900 e chiusura della carreggiata Sud con contestuale disposizione del traffico veicolare sulla carreggiata Nord predisposta a doppio senso circolazione dal km 301+100 al km 305+100, a partire dal 24 marzo 2022 fino al 30 giugno 2022.

Chi pensava che fosse rientrato il pericolo frana, causata dalla rottura di alcune tubazioni dell’acquedotto, sul viadotto Sciabica ed in prossimità della galleria di Timpa delle Vigne, ora si dovrà ricredere. Quanto è successo ancora non trova risposte pertinenti ai monitoraggi di Anas, Sorical e comune di Nocera Terinese. Come è noto, a seguito della frana, sulla A2 il traffico è stato chiuso completamente il 22 marzo in via precauzionale, per riaprirlo dopo alcuni giorni.

Le ultime notizie riportano l’ennesimo sopralluogo di Regione Calabria, Anas e Prefettura, tenutosi ieri domenica, presenziato dal viceprefetto Roberto Micucci, perché continuano le perdite d’acqua, nonostante il comune ne abbia riparate 60. La Protezione Civile continuerà a fornire acqua NON potabile con le autobotti. E i commissari del comune di Nocera Terinese, Lucia Iannuzzi, Roberto Micucci e Francesca Iannò hanno diramato l’ordinanza di sospensione dell’attività didattica dell’istituto comprensivo dal 28 al 31 marzo a causa della sospensione del servizio idrico.

Tra i cittadini serpeggia il malcontento e la preoccupazione per la frana, che secondo alcuni avrebbe origini nei lavori di ammodernamento dell’autostrada realizzati diversi anni fa. E su questo circola anche un video della rete televisiva Zoom channel, che all’epoca documentava le proteste e le paure dei cittadini della marina.

Tutto ruota intorno alle modalità con cui si è verificato lo “strappo” del tubo dell’acquedotto comunale. Pare che le tubazioni non rivelino buchi, per cui la frana non potrebbe essere stata causata dalla perdita delle reti idriche del comune. Anzi le perdite registrate potrebbero aver aggravato una situazione di rischio che persiste dalla realizzazione dei lavori autostradali circa dieci anni fa.

Si racconta che nella costruzione della galleria circostante un versante per la raccolta delle acque franò e fu necessario anche fare delle “palificate” di cemento, pare tre, ed una si incrinò, con l’apertura di una fessura di un metro circa di larghezza. Ad ogni modo quello che è accaduto ruota intorno alla “rottura anomala” con cui è stato spaccato il tubo, come se fosse stato sottoposto ad una forte pressione dall’esterno fino al punto da spostarne anche la sua collocazione originaria. Infatti, si parla di tubo tranciato/strappato e che sia stato sottoposto ad una torsione.

Viene poi da chiedersi come si è potuta determinare quella lesione sulla carreggiata autostradale, se non a causa dello spostamento di terreno provocando pressione su uno dei piloni del viadotto Sciabica. Se i tecnici e gli ingegneri dell’Anas e della Sorical hanno eseguito i loro monitoraggi e non sono riusciti a definire le effettive cause della frana, ovvero se sia stata la rottura del tubo a provocare la frana, oppure, viceversa, o se il tubo dell’acquedotto comunale sia stato tranciato dalla frana, allora i commissari prefettizi del comune di Nocera Terinese hanno convocato un apposito sopralluogo per rendersi conto meglio di quanto accaduto. Un sopralluogo tenutosi di domenica mattina, ma dal quale ancora nulla è trapelato.

In tanti sollecitano la nomina di una commissione tecnica che possa redigere una perizia particolareggiata e poi si può procedere alla risoluzione delle cause che hanno provocato la frana. Ciò servirà per evitare ulteriori gravi conseguenze che si andranno ad aggiungere alla frana già verificatesi, e della quale si era già paventato il rischio alcuni anni fa, anche in occasioni di forti alluvioni che provocarono allagamenti i tutta la marina.

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