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Paolo Mascaro

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – IL pm ha chiesto il proscioglimento per l’ex sindaco Paolo Mascaro, accusato di abuso d’ufficio per aver autorizzato, in qualità di sindaco, un importante evento sportivo che si tenne al palasport (LEGGI LA NOTIZIA DELL’INDAGINE) che però era privo delle autorizzazioni di prevenzioni incendi per cui non poteva essere utilizzato, convocando la commissione di vigilanza il giorno dopo che autorizzò l’utilizzo dell’impianto e senza che la commissione stessa rilasciò parere favorevole. Davanti al gup ieri si è tenuta l’udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura della Repubblica nei confronti di Mascaro (il Comune si è costituito parte civile con l’avvocato Caterina Restuccia) al termine della quale, concluse le discussioni del pm e della difesa di Mascaro, il pm ha chiesto il proscioglimento per Mascaro.

L’udienza è stata poi rinviata al prossimo 15 maggio. Il caso risale a marzo del 2017 quando la prefetta di Catanzaro Luisa Latella (la stessa che tre mesi dopo inviò la commissione d’accesso antimafia al Comune di Lamezia poi sciolto a novembre 2017 per infiltrazioni mafiose) diffidò l’allora sindaco Paolo Mascaro il 9 marzo 2017. Stessa diffida dei vigili del fuoco. La diffida si riferiva alla mancanza dei requisiti previsti in materia di prevenzione incendi previsti per il rilascio dell’autorizzazione all’utilizzo dell’impianto per le Final Eight di calcio a 5 femminile che, fatto storico per Lamezia Terme, si svolsero dal 10 al 12 marzo 2017 con 8 squadre di 6 regioni Ma ora quella autorizzazione costa un’altra tegola giudiziaria per Mascaro che – secondo le accuse – “al fine di favorire la società organizzatrice Royal Team Lamezia e allo scopo di conservare il proprio ufficio di sindaco del Comune di Lamezia Terme, rafforzando il consenso cittadino sul proprio personale operato in concomitanza con la crisi politica che pochi mesi dopo ha portato allo scioglimento del Comune, nella consapevolezza che l’apertura del palasport era soggetta alle attività di controllo della commissione di vigilanza e subordinata al parere favorevole espresso da tale commissione, convocava la commissione soltanto in data 10 marzo 2017, avendo già concesso l’utilizzo della struttura e consentiva la prosecuzione della manifestazione, anche in assenza del necessario parere favorevole della stessa”.

Un’accusa per la quale, ora, la Procura ha chiesto il proscioglimento per l’ex sindaco che, il 29 aprile prossimo dovrà affrontare un’altra udienza preliminare davanti al gip relativa alla richiesta di rinvio a giuidizio per l’inchiesa Sacal (Mascaro ha annunciato che chiederà il rito abbreviato). Paolo Mascaro dovrà affrontare anche la vicenda riconducibile all’epoca in cui era presidente e legale rappresentante all’epoca della Vigor Lamezia srl. Secondo le indagini della Finanza, si sarebbe avvalso di 12 fatture della Bieffe servizi per operazioni inesistenti (2012) detraendo i costi dell’Iva per circa 13 mila euro.

E per oggi c’era attesa per l’udienza al Consiglio di Stato sulla sospensiva relativa allo scioglimento del Consiglio comunale, il Consiglio di Stato ha sciolto la riserva confermando la sospensiva (LEGGI)

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