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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Possono tornare a svolgere la professione di avvocati. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, in funzione di Giudice dell’appello, ha, infatti, annullato l’ordinanza di febbraio scorso del gip di Catanzaro che aveva disposto la misura interdittiva del divieto di esercitare la professione di avvocato nei confronti di Giuseppe Lucchino e Paola Tropea, difesi dagli avvocati Francesco Gambardella e Michele Cerminara.

L’interdizione era scattata a febbraio scorso poiché – secondo le accuse – avrebbero fatto carte false per ottenere crediti provenienti da imposte non dovute dall’Agenzia delle Entrate. Truffa e falso in atto pubblico, in danno dell’Agenzia delle Entrate di Catanzaro, erano le ipotesi d’accusa mosse contro i due avvocati del foro di Lamezia Terme, marito a moglie, entrambi di 46 anni.

Per la Procura di Catanzaro, gli indagati, avrebbero intentato azioni esecutive nei confronti dell’Agenzia delle Entrate per crediti legati a imposte non dovute, anche attraverso la materiale falsificazione di un provvedimento di assegnazione delle somme a firma del Giudice dell’esecuzione, così da continuare a vantare un credito verso l’Erario. Tutti fatti che sarebbero stati commessi nel 2019, mentre le indagini della Guardia di Finanza sono scattate nel 2020.

Attraverso questi metodi artificiosi – secondo le accuse – la somma apparentemente non pagata legittimava un’ulteriore azione giudiziaria verso l’Agenzia, con incremento delle spese di giudizio e conseguente ingiusto profitto. Il pericolo di reiterazione di analoghi presunti reati è stato desunto dal rinvenimento all’interno dello studio dei difensori di numerosi modelli di assegnazione somme di competenza del Giudice dell’Esecuzione.

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