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Il momento del blitz dei carabinieri

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SIMERI CRICHI (CATANZARO) – Sarebbe stato risolto l’omicidio del macellaio Francesco Rosso avvenuto il 14 aprile 2015 a Simeri Crichi (LEGGI LA NOTIZIA).

I carabinieri, infatti, hanno dato esecuzione nei comuni di Botricello (CZ) e Lecco (LC), ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro, nei confronti di 4 indagati, ritenuti responsabili in concorso dell’omicidio aggravato del macellaio.

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L’uomo era stato ucciso con tre colpi di pistola, allorquando si trovava intento a lavorare nella macelleria di famiglia. 

Le persone arrestate per l’omicidio di Francesco Rosso sono: Danilo Monti, 27 anni, residente a Cerva e domiciliato a Lecco, considerato l’autore materiale del delitto; Gregorio Procopio, 56 anni, residente a Botricello; il figlio, Antonio Procopio, 31 anni, di Botricello; il genero, Vincenzo Sculco, 30 anni, residente ad Andali.

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I tre componenti della famiglia Procopio avrebbero garantito l’appoggio logistico per il delitto, effettuando diversi pedinamenti e controlli, verificando il posizionamento delle telecamere di videosorveglianza della zona e procurando anche una delle autovetture utilizzate per compiere il delitto. I quattro avrebbero effettuato insieme un ultimo sopralluogo pochi minuti prima dell’omicidio, quindi Monti sarebbe tornato da solo a bordo dell’auto intestata al padre.

Gli arresti sono giunti al termine di «una complessa indagine del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sellia Marina e del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Catanzaro, condotta tra aprile 2015 e novembre 2017 consistita nell’analisi di decine di riprese di impianti di videosorveglianza e di centinaia di dati inerenti al traffico telefonico e dati, che hanno portato all’univoca enucleazione del gruppo di fuoco resosi responsabile dell’omicidio».

L’attività investigativa ha così portato «all’individuazione del materiale esecutore del delitto in Danilo Monti, cl. ’91 originario di Cerva (CZ) domiciliato a Lecco, che, tramite il concorso morale e materiale di Gregorio Procopio, cl. ’62, Antonio Procopio, cl. ’87, e Vincenzo Sculco, cl. ’88, tutti residenti a Botricello (CZ), aventi compiti di ricognizione dei luoghi, ha potuto portare a compimento il disegno criminoso».

L’omicidio di Rosso è stato «accuratamente premeditato, con più sopralluoghi effettuati in diversi momenti dai quattro indagati prima dell’omicidio, atti a verificare la presenza di impianti di videosorveglianza pubblici e privati sulle vie di accesso e fuga dal luogo del delitto. Nonostante l’elevata attenzione posta in essere dai quattro indagati sia nelle fasi propedeutiche, in costanza ed in epoca successiva all’esecuzione, il complessivo quadro probatorio emerso dalle indagini ha condotto all’emissione del provvedimento».

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