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L’area mercatale Lucchino di via Misiani

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LAMEZIA TERME – L’articolo 9 della legge 18 marzo 1968, n. 337 dispone che le Amministrazioni comunali individuino le aree disponibili per l’installazione di luna park o concessioni pluriennali allo spettacolo viaggiante. A Lamezia però questo non sembra sia possibile dal momento che la burocrazia del Comune non è riuscita a dare risposte ai giostrai (ben 18 famiglie) che nonostante da gennaio scorso hanno inviato numerosi documenti allo sportello Suap (che tra l’altro hanno un costo) non sono riusciti a ottenere le autorizzazioni per installare le loro attività in occasione della festa patronale di Sant’Antonio e poi per quella dei protettori Santi Pietro e Paolo.

Per cui niente giostre (un vero peccato dopo due anni di stop per la pandemia) a causa delle mancate risposte e delle esasperanti ostacoli creati dai burocrati comunali ai titolari delle attività (provenienti da tutta la Calabria e anche a fuori regione) che mestamente e con grande rammarico (mista a rabbia) si sono visti negare quello che gli spetta di diritto (negata l’area mercatale Lucchino dove si tiene il mercato del mercoledì e anche il parco Impastato).

Niente da fare con gli uffici comunali nonostante la corrispondenza elettronica (e l’impegno e le sollecitazioni agli uffici del sindaco Mascaro e del vice Bevilacqua per trovare una soluzione e per ciò sono stati ringraziati dai gestori del luna park per la loro collaborazione) inviata da gennaio scorso a oggi.

Un’altra brutta pagina per la città (tra l’altro i giostrai avevano trovato un accordo con l’amministrazione comunale per una mattinata gratuita al luna park riservata alle famiglie disagiate).

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