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Il centro storico di Catanzaro

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CATANZARO – La bella stagione chiude positivamente per le strutture ricettive del capoluogo di regione. Dopo il mese di giugno, alquanto deludente dal punto di vista delle presenze, sia gli alberghi sia i bed & breakfast hanno constatato maggiore afflusso a partire dalla metà di luglio fino a registrare il pieno ad agosto.

Nonostante il turismo a Catanzaro duri poco più di un mese e mezzo, quest’estate 2021 ha regalato una boccata d’ossigeno agli albergatori anche se l’assenza dei turisti stranieri, esattamente come l’anno precedente, continua ad influire fortemente sull’andamento delle suddette strutture considerando le poche prenotazioni pervenute per questo mese nonché la mancanza di una programmazione turistica settembrina che non incentiva il settore.

Nemmeno l’obbligo del Green Pass è riuscito a scalfire la voglia di fare una vacanza, difatti non soltanto tutti i proprietari degli hotel e b&b si sono adeguati immediatamente alla nuova misura ma anche gli stessi clienti avevano provveduto già a munirsi del documento.

«La stagione estiva è andata molto bene. Il mese di giugno è stato timido, luglio è andato bene ed agosto benissimo. È stato pieno in tutte le province, compreso il catanzarese. Bene anche gli hotel business, molto più dell’anno scorso. Ci dobbiamo ritenere soddisfatti. Pensavamo che il Green Pass potesse bloccarci perché all’inizio c’era un po’ di confusione per le strutture ricettive, c’erano molti dubbi», ha spiegato il Direttore di Federalberghi Calabria, Francesco Perino, sottolineando altresì che gli albergatori non hanno obbiettato la decisione del Governo di introdurre il certificato verde da Covid-19, seppur i rigidi controlli da effettuare sulle certificazioni presentate dalla clientela per verificarne l’effettiva validità, possano aver portato via del tempo e un rallentamento del lavoro quotidiano.

Secondo quanto dichiarato dalla titolare dell’Hotel Guglielmo, Tiziana Meloni, ad agosto si ha avuto un’ottima risposta in termini di presenze, malgrado abbia pesato il mancato flusso dei turisti provenienti dall’estero. Peraltro come confermato dall’albergatrice, sono state adottate tutte le misure per adeguarsi al Green Pass.

A tal proposito, Meloni ha evidenziato «l’estemporaneità di queste decisioni non organizzate e non pianificate» che non tengono conto né dell’operatività né delle proposte avanzate da Federalberghi e Confindustria. Trend positivo per il b&b “Oltremare Giovino”. «Il mese di luglio è andato così e così, invece agosto abbastanza bene – ha affermato il proprietario Mimmo Lasca – Ha alloggiato gente di fuori, infatti ho avuto soprattutto romani ed emiliani anche se stavano solo 3-4 giorni, mentre non ho avuto neppure un turista straniero. A nessuno è stato chiesto il Green Pass perché nel mio b&b non facciamo fare le colazioni, diamo solo dei voucher da sfruttare ai nostri clienti, anche se il 99% aveva il certificato verde».

Stagione soddisfacente per il titolare del b&b “Casa Grande”, Tito Rossi. «Abbiamo lavorato da metà luglio fino ad agosto – ha asserito – ma dal 26-27 agosto abbiamo lavorato al 50%. Ci sono stati pochi turisti da fuori anche se l’anno scorso ce n’erano di più. Invece per quanto riguarda i turisti stranieri, non ne abbiamo avuti. Abbiamo lavorato con un altro tipo di turismo, cioè con gli anziani che avevano prenotato soggiorni, i turisti di passaggio o con il turismo “di rientro”. Non è stato necessario richiedere il Green Pass però l’80% della clientela ce l’aveva».

A qualche giorno dalla fine dell’estate, anche il Presidente di Confcommercio Calabria Centrale, Pietro Falbo, traccia un bilancio sull’andamento delle strutture ricettive nel Catanzarese. «Il clima di fiducia è sicuramente migliorato, ma non si può certo parlare di un completo ritorno alla normalità e il percorso per ritornare ai livelli pre-covid appare ancora lungo», ha commentato Falbo, rimarcando che a vanificare questi timidi segnali di ripartenza è il clima di grande incertezza prospettatosi nei mesi futuri, soprattutto alla luce degli ultimi dati che potrebbero riportare la regione in zona gialla nelle prossime settimane. Decisione che, qualora si concretizzasse, rappresenterebbe un ulteriore duro colpo ad un tessuto già particolarmente fragile, fra i più colpiti dalla pandemia.

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