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La sala del Consiglio regionale

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CATANZARO – Le prossime elezioni regionali in Calabria non dovrebbero svolgersi nella data prevista. E’ auspicabile un rinvio, visto che – data la situazione epidemiologica – non sarebbe opportuno affrontare la campagna elettorale. E’ quanto emerge in sintesi – a quanto si apprende – da una riunione del Comitato Tecnico Scientifico che si è svolta oggi.

L’ipotesi di un rinvio del voto, fissato per il 14 febbraio, è trapelata più volte negli ultimi giorni. Anche il presidente facente funzioni, Nino Spirlì, ha lasciato intendere che la data possa essere modificata (LEGGI), ma non c’è mai stata una presa di posizione ufficiale.

Il tema è stato affrontato a margine del Consiglio regionale in programma per oggi, al punto che in molti sostengono che il forte ritardo con cui sono iniziati i lavori a palazzo Campanella (oltre 5 ore) sarebbe stato dovuto proprio a questo confronto, senza trovare però una unità di intenti.

Lo stesso Consiglio ha poi approvato il Bilancio di previsione per gli anni 2021-203 della Regione Calabria. La manovra ammonta a poco più di 6,1 miliardi, in gran parte assorbita dalla sanità, con 822 milioni liberi.

Tornando alle elezioni, in queste ore è arrivato il parere contrario di Lega e Fratelli d’Italia che, invece, insistono per mantenere la data di febbraio. Uno slittamento è stato, invece, sollecitato dalle forze di centrosinistra.

In questo scacchiere, i consiglieri regionali del Carroccio non hanno dubbi: «E’ la prima data utile ed è per noi l’unica da tenere in considerazione, poiché, come d’altronde scaturito nel corso dell’incontro di fine ottobre, tenuto in capitale, con il nostro segretario Matteo Salvini, è doveroso dotare la Calabria di un governo che possa esercitare al pieno le sue funzioni. Anche il bilancio dell’Ente che sarà in approvazione in quanto oggetto dell’imminente riunione del Consiglio – hanno proseguito – è stato redatto in maniera prettamente tecnica proprio in virtù di un voto da esercitare il prima possibile nell’interesse dei calabresi ed anche dell’amministrazione regionale»,

Dopo la presa di posizione delle Lega, partito di riferimento del presidente Spirlì, anche il partito di Giorgia Meloni ha ufficializzato la propria idea in una nota a firma del coordinamento regionale: «La Calabria, considerata la situazione di emergenza sanitaria ed economica, ha più che mai bisogno di un governo nel pieno delle sue funzioni e legittimato dal consenso popolare. Fratelli d’Italia ha sempre ribadito, in tutte le sedi di confronto, la necessità di tornare al voto il prima possibile, ovvero il prossimo 14 febbraio, nella finestra indicata dal governo per garantire lo svolgimento in piena sicurezza della tornata elettorale».

«A Fratelli d’Italia – prosegue la nota – interessa assicurare al più presto un governo forte ed efficiente alla Calabria, non individuare una data più o meno confacente agli interessi dei partiti o dei singoli candidati. Riteniamo inoltre necessario che le valutazioni sulla eventualità di rinviare le elezioni alla luce della situazione epidemiologica, non vengano delegate al comitato tecnico scientifico nominato dal presidente Conte, ma vengano discusse dal Parlamento, tenendo conto delle indicazioni dei tecnici e della Regione».

La decisione, dunque, sarà soprattutto un problema di equilibri politici, considerato che solo un decreto del presidente Spirlì potrà modificare la data del 14 febbraio. Nel frattempo la macchina organizzativa è già in moto ed entro il prossimo 31 dicembre, quindi appena due giorni, i Comuni calabresi dovranno affiggere i manifesti che, di fatto, aprono ufficialmente il periodo elettorale.

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