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CATANZARO – Che sia atteso è indiscutibile. Perché quella che con fulminante sintesi è stata chiamata da Corrado Iannino nel libro nato in collaborazione con Carlo Maria Elia, “La strettoia della nostalgia” rimane la ferita urbanistica per eccellenza del centro storico. Largo Serravalle, dunque. Non un caso dunque se l’Amministrazione Abramo ha in cantiere un progetto di rilancio di uno spazio urbano che rivendica oramai da anni la riappropiazione di un’identità perduta con lo sventramento degli anni Settanta. Così, come si ricorderà è stato affidato all’architetto Fabio Rotella il compito di elaborare un progetto di recupero che faccia da ponte tra passato e futuro. E il progetto va avanti.
Il sindaco Abramo lo ha ricordato anche nel corso della conferenza di bilancio ospitata a Palazzo De Nobili lunedì. La presentazione alla città si avvicina e con ogni probabilità sarà a febbraio. Memoria storica, polo attrattivo-commerciale, salotto urbano e modernità: questele variabili portanti del progetto di riqualificazione scaturito dall’incontro tra l’architetto Rotella e il sindaco Abramo.
«Questo progetto manifesta un atto d’amore nei confronti della città di Catanzaro: la volontà di risvegliare, attraverso un intervento architettonico cittadino, un centro storico sopito e spento dei suoi fondamenti socio culturali», spiega Rotella da Parigi dove, in questi giorni, presenterà la sua collezione di vetri di Murano alla Maison & Objet. «Il concept progettuale si inserisce, sulle orme del comparto abbattuto negli anni ‘70 dello scorso secolo, all’interno del tessuto urbano del centro storico catanzarese, che va dalla Basilica dell’Immacolata a via Giovanni Jannoni, da sempre in attesa di un progetto di assetto urbanistico, mai portato a compimento – prosegue l’architetto -Dopo una ricerca accurata riferita ai prospetti preesistenti prima dello sventramento del 70, è stato tracciato il Dna degli elementi architettonici fondanti l’immagine del vecchio centro storico: il progetto ne ripropone in chiave moderna i tratti più caratteristici».
E ancora: «Come le quinte di un teatro, la storia accompagna il visitatore in una passeggiata, una memoria storica riproposta in chiave contemporanea». L’intervento contempla: «una promenade, un nucleo di spazi commerciali – spiega ancora Rotella- e una zona verde adibita a luogo di aggregazione sociale e culturale attraverso una sorta di museo cittadino open air». Non resta che attendere la presentazione del progetto

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