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Enzo Colacino è Giangurgolo

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CATANZARO – Si è rivelata anche quest’anno un successo, a Parma, la partecipazione dell’attore e regista catanzarese Enzo Colacino, nei panni ormai consolidati di Giangurgolo, in rappresentanza della Calabria e con il sostegno della Regione, alla manifestazione Maschere Italiane promossa dal Centro coordinamento Maschere Italiane.

L’edizione 2018 dell’appuntamento dedicato ai personaggi della commedia dell’arte italiana – la settima della sua storia e la quarta che ha visto presente la rappresentanza calabrese – è stata caratterizzata quest’anno dalla inaugurazione, a Bardi, nella provincia parmense, del Museo storico delle Maschere. All’interno degli spazi espositivi, a guardia del Teatro dell’arte, un posto d’onore è stato assegnato al manichino che raffigura la maschera calabrese per eccellenza, realizzato per la cartapesta dalla reggina Elena Iacopino e per i vestiti e la spada rispettivamente dai catanzaresi Antonietta Loprete, sarta, e da Francesco Scarpino intagliatore del legno.

Per tutta la durata della kermesse, che si è confermata un appuntamento importante per ridare centralità ad una forma culturale che ha salde radici popolari, Giangurgolo-Colacino, accompagnato all’organetto da Alessio Bressi, ha regalato momenti di allegria e calabresità partecipando alle diverse sfilate e passeggiate che hanno punteggiato un intero week end di festa.

Il tutto in straordinaria armonia con le maschere colorate giunte da Veneto, Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lazio, Umbria e Puglia.

«Un’edizione spumeggiante – dice Colacino – che ci ha visto raccogliere grandi consensi anche dalle altre maschere presenti alla manifestazione. Con una curiosità che mi ha fatto davvero grande piacere: molti degli interpreti di altre maschere regionali si sono rivelati, in realtà, calabresi o figli di calabresi emigrati al Nord. Quindi una festa ad alto tasso di calabresità con tanti amici che, come abbiamo avuto modo di constatare, hanno sempre la loro terra di origine nel cuore».

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