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Antonella Lopardo

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L’omicidio di Antonella Lopardo a Cassano è stato una vera e propria esecuzione spietata e alla cieca: hanno sparato contro la sua ombra

CASSANO – Si torna a sparare nel territorio di Cassano. I micidiali kalashnikov e le potenti pistole calibro 9X21 tornano a “intonare” i loro canti di morte e a lasciare per terra delle vittime. Uccisa, forse per errore, una quarantanovenne. Martedì sera, forse per uno scambio di persone, perché il vero obiettivo dei sicari sarebbe stato il marito, Salvatore Maritato, a cadere sotto i colpi d’arma da fuoco è stata Antonella Lopardo, 49 anni, madre di una ventiduenne.

A sparare nell’agguato portato a termine in località “Ciccotonno”, (zona isolata di Sibari) e che è costato la vita alla quarantanovenne Antonella Lopardo sono state due armi devastanti, un fucile mitragliatore Ak 47 e una pistola semiautomatica calibro 9X21. Gli inquirenti, sul luogo del delitto, in contrada “Ciccotonno”, infatti, hanno refertato e recuperato una quarantina tra bossoli calibro 7,62 e bossoli calibro 9X21; secondo le prime ricostruzioni ad agire non sarebbero state meno di tre persone.

ANTONELLA LOPARDO UCCISA IN UNA ESECUZIONE MESSA A SEGNO ALLA CIECA

Le modalità dell’agguato dove ha perso la vita Antonella Lopardo, che nel periodo estivo lavorava presso uno dei tanti villaggi turistici presenti sul litorale cassanese, non lasciano dubbi, sono tipicamente mafiose, così come negli inquirenti prende sempre più piede che la quarantanovenne sia stata vittima dell’agguato per errore e che il vero obiettivo della missione di morte portata a termine dagli spietati esecutori era il marito, Salvatore Maritato, già conosciuto dalle forze dell’ordine e coinvolto, nel 2008, nell’operazione Omnia 2 portata a termine dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, attualmente diretta dal Procuratore Nicola Gratteri, contro la cosca “Forastefano”.

Salvatore Maritato, in quel processo venne condannato, ma, stante a quanto si vociferava ieri a Sibari e per le strade di Cassano, negli ultimi tempi sembra che si fosse allontanato da quei ben determinati ambienti. Erano circa le 22 di martedì quando qualcuno ha bussato al campanello di casa Maritato. I due coniugi si trovavano in cucina e stavano cenando guardando un programma in televisione, la figlia ventiduenne era fuori.

LA RICOSTRUZIONE DELL’AGGUATO: LEI SI AVVICINA ALLA FINESTRA E VIENE INVESTITA DA UNA PIOGGIA DI FUOCO

Antonella Lopardo si alza e va verso la porta di ingresso, ma non la apre, si avvicina, invece, a una finestra, dove ancora ieri mattina erano ben visibili i segni lasciati dai proiettili. I sicari vedono un’ombra muoversi e iniziano a sparare. La quarantanovenne viene investita da una pioggia di piombo sputato dalle micidiali armi calibro 7,62 e calibro 9, mentre il marito, che capisce quello che sta avvenendo, si butta sotto il tavolo e si ripara dietro una parete. Antonella Lopardo non ha avuto scampo. Dalla prima e sommaria ispezione cadaverica, sarebbe stata attinta da numerosi colpi al torace, agli arti superiori e al viso.

Il corpo della quarantanovenne Antonella Lopardo, in attesa che venga disposto l’esame autoptico, nella stessa nottata di ieri è stato trasportato all’obitorio del cimitero di Cassano. Al momento che scriviamo le indagini vengono svolte dai carabinieri della compagnia di Cassano, diretta dal capitano Michele Ornelli, e coordinate dal procuratore capo della Procura del Tribunale di Castrovillari, Alessandro D’Alessio, e dal sostituto procuratore, Flavio Serracchiani, ma non si esclude che già nelle prossime ore il fascicolo possa essere avocato dalla Dda di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri.

INDAGINI A TUTTO CAPO IN CERCA DEL MOVENTE DELL’AGGUATO

Nessuna notizia, al momento, è trapelata circa il possibile movente dell’agguato. Gli inquirenti, subito dopo l’omicidio, hanno “sentito” i familiari della vittima, tra cui il marito, Salvatore Maritato, che, da quanto si è appreso, sembra che agli inquirenti non sia stato in grado di fornire informazioni utili sui possibili motivi dell’agguato. Gli inquirenti, nella stessa notte tra martedì e mercoledì, oltre ai familiari di Antonella Lopardo, sembra che abbiano “sentito” altre persone e abbiano anche provveduto a fare delle perquisizioni domiciliari e dei precisi esami nei confronti di ben determinate persone.

ANTONELLA LOPARDO VITTIMA DI UNA SPIETATA ESECUZIONE, TERZA DONNA UCCISA IN 10 ANNI NELLA SIBARITIDE

Antonella Lopardo è la terza donna che, negli ultimi 10 anni, è stata uccisa in un agguato nel territorio del Pollino e della Sibaritide. La prima donna a cadere sotto i colpi di spietati sicari è stata Ibisse Taoussa, la ragazza il cui corpo, crivellato di colpi e poi bruciato, venne ritrovato insieme a quello del compagno, Giuseppe Iannicelli, e del piccolo Cocò Campilongo, 3 anni e nipote di Iannicelli, il 18 gennaio 2014 un contrada Fiego.

La seconda donna a essere uccisa è Hanene Hendli, il cui corpo senza vita, insieme a quello del marito, Maurizio Scorza, venne ritrovato, all’interno della Mercedes del marito, il 4 aprile del 2022, in località “Gammellone” nelle campagne poste al confine tra Cassano e Castrovillari.

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