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La Polizia ha deciso di chiudere temporaneamente per circa una mezz’ora la statale 18 a causa delle onde alte che infrangendosi sulle barriere colpivano anche le auto

di RINO MUOIO

AMANTEA – Traffico interrotto per circa una mezz’ora stamattina sulla statale 18, nel tratto interessato oramai da anni da un senso unico alternato a sud del porto di Campora San Giovanni. Una decisione presa dalla Polizia Stradale in via precauzionale considerate le condizioni del mare. Le onde lunghe, miste a detriti, com’è peraltro accaduto altre volte, si abbattevano così violentemente contro la massicciata posta a protezione del rilevato stradale, finendo sui veicoli in sosta al semaforo, da costringere, in linea con il protocollo stabilito alcuni mesi in Prefettura, di attivare la procedura d’emergenza. Il traffico è ripreso, sempre regolato in modo alternato, dopo l’arrivo dei tecnici dell’Anas e i militari dei Carabinieri, che anche sulla base della lenta diminuzione d’intensità dei marosi, hanno valutato non ci fosse più pericolo per i mezzi in transito. Nel periodo di sosta obbligata si sono subito formati alcuni chilometri di coda e non è mancata qualche contestazione. L’interruzione della statale in quel tratto procura, nella sostanza, un blocco totale del traffico sul territorio, considerato che allo stato, anche per il crollo del ponte sul Savuto, avvenuto nel lontano del 2008, e la conseguente impraticabilità del vecchio percorso della statale 18, non ci sono percorsi alternativi che consentano di assicurare comunque la circolazione. Stamattina i disagi si sono subito avvertiti: alcune persone che dovevano raggiungere gli ospedali di Lamezia Terme e di Catanzaro e altre che avrebbero dovuto prendere l’aereo al vicino aeroporto internazionale di Lamezia Terme sono rimaste bloccate con conseguenze immaginabili. Il grave problema del tratto della “Principessa” va avanti da anni, procurando ricadute negative anche sull’economia di un intero territorio, caratterizzato da importanti impianti turistici e da un sistema commerciale e agricolo di primaria importanza. Finora si è andati avanti con interventi sintomatici da parte dell’Anas, che ha provveduto, pare spendendo nel tempo un paio di milioni di euro, a rafforzare la corsia sud della statale con la posa di tonnellate di massi; ma dovrà essere la realizzazione del progetto elaborato dalla Regione, per il quale sono già stati assegnati i lavori, a risolvere, si spera, definitivamente il problema. Lavori che si attendono con ansia e che pare potrebbero avviarsi nel prossimo mese di aprile. Per ora resta l’emergenza.

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