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Un autobus della ditta Perrone

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FAGNANO CASTELLO (COSENZA) – Ben nove autobus della ditta di autotrasporti Perrone, sono stati danneggiati nel corso della notte mentre si trovavano parcheggiati a Fagnano Castello.

In particolare, secondo quanto appurato dagli inquirenti, ignoti hanno infranto i lunotti a tutti gli autobus. Il danneggiamento è stato scoperto dagli autisti, quando la mattina si sono recati a prendere i mezzi per iniziare il servizio di trasporto urbano. Gli autisti hanno quindi informato la direzione della società che ha provveduto a segnalare il fatto ai carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano che hanno avviato le indagini per scoprire gli autori dell’accaduto e il movente del danneggiamento.

Frattanto, il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio, «ha contattato telefonicamente – si legge in una nota dell’ufficio stampa dell’esecutivo – l’amministratore dell’azienda, Luigi Perrone, per esprimere a lui, a tutto il personale dipendente e alle loro famiglie la propria solidarietà e vicinanza».

«Ancora una volta – ha detto Oliverio – si tenta di colpire un’azienda sana ed operosa della nostra regione, punto di riferimento occupazionale e vanto dell’intero comprensorio dell’Esaro-Fullone. Nel ribadire la mia più ferma condanna e il mio sdegno profondo per questo ennesimo, ignobile atto intimidatorio, rinnovo la mia vicinanza umana e istituzionale ai titolari dell’azienda, a quanti vi lavorano e alle loro famiglie. Sono certo che, con l’aiuto e la solidarietà delle istituzioni e dell’intera popolazione, non si lasceranno intimorire e che reagiranno con forza, coraggio e determinazione a questo vile gesto. Per quanto ci riguarda faremo, come governo regionale, tutto quanto è nelle nostre possibilità e competenze affinchè siano ripristinati al più presto i servizi di linea e sanate tutte le criticità al fine di superare il comprensibile e momentaneo disagio dell’utenza interessata».

In conclusione Oliverio si è detto «sicuro che le forze dell’ordine, che stanno già operando per individuare i colpevoli e che ringrazio per il lavoro prezioso che svolgono quotidianamente, consegneranno al più presto gli autori di questo infame gesto alle autorità giudiziarie competenti».

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