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Rilievi dei carabinieri

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MARZI (COSENZA) – Spari di notte e tanta paura per gli abitanti di Marzi. Alcuni cittadini sono stati svegliati da vari colpi di pistola provenienti dalle parti del cimitero che si trova a pochi passi dall’abitato.

I carabinieri, avvertiti con una telefonata, sono riusciti a fermare due minorenni che, alla vista delle forze dell’ordine, stavano scappando per i vicoli del centro storico.

«Volevamo festeggiare la vittoria dell’Italia all’Europeo» si sono giustificati davanti ai militari dell’Arma che li hanno perquisiti trovando due coltelli a serramanico e una pistola scacciacani con molti proiettili, simile a una pistola vera. Un festeggiamento un po’ tardivo visto che l’Italia aveva trionfato contro l’Inghilterra il giorno prima.

Quattordici i colpi esplosi vicino al cimitero di Marzi e altri 15 ne hanno trovato nello zainetto dei due adolescenti. Portati in caserma, i ragazzini, 13 e 14 anni di Cosenza, sono stati identificati e segnalati alla Procura della Repubblica per i minorenni per porto abusivo di armi. I carabinieri, agli ordini del capitano della compagnia di Rogliano Matteo Bologna, hanno sequestrato l’arma e il relativo munizionamento, e due coltelli trovati in possesso dei giovani.

Avvisate le famiglie, i ragazzini affidati ai rispettivi genitori, già noti alle forze dell’ordine. Uno dei genitori è un sorvegliato speciale. Nessuno ha saputo fornire una spiegazione sul comportamento dei figli e sulla provenienza delle armi.

Anche il fatto che i ragazzini si trovassero a Marzi resta senza spiegazione. I due infatti sono arrivati a Marzi da Cosenza senza mezzi propri ma chiedendo passaggi a sconosciuti. La zona dove hanno esploso i colpi è un posto nascosto ma che si trova a pochi passi dal centro abitato e dove soprattutto d’estate la gente è abituata fare le passeggiate.

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