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Il presidio degli studenti

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CASTROLIBERO (COSENZA) – Decimo giorno di occupazione. Continua senza remore la protesta dei ragazzi del polo scolastico “Valentini-Majorana” divenuti ormai un simbolo dell’antiviolenza. Forti dell’attenzione che i media nazionali hanno riservato loro, delle interpellanze parlamentari e dell’invio degli ispettori da parte del ministero dell’Istruzione, gli studenti hanno organizzato per il prossimo venerdì, 18 febbraio, una manifestazione a Cosenza, probabilmente con una marcia che si snoderà da piazza Loreto alla Prefettura.

Al corteo sono stati invitati tutti gli studenti delle scuole superiori della provincia cosentina. Migliaia di ragazzi – è presumibile pensare – accoglieranno l’invito, aumentando la pressione sugli investigatori e sulle istituzioni dalle quali si attende, e pretende, una risposta.

A complicare la vicenda delle molestie sessuali arriva una seconda denuncia da parte di un’ex studentessa, che – secondo fonti accreditate – «sarebbe molto corposa e circostanziata». Di contro, i legali del docente accusato hanno rotto il silenzio e inviato una nota alle testate giornalistiche per chiedere la tutela della privacy dei familiari, considerato che «una nutrita pattuglia di giornalisti – è riportato nella nota (LEGGI) – e cameraman urlanti ha cinto di assedio l’abitazione (già inutilmente oggetto di ripresa in occasione di una registrazione televisiva mandata in onda) dell’ex moglie e dei figli del nostro assistito, violando il diritto alla privacy di persone completamente estranee a ogni vicenda e che non hanno nulla da dire su nessun fatto e avvenimento…».

Come spesso riportato, le vicende della scuola al di là del Campagnano corrono su due filoni distinti e paralleli. Oltre alle molestie, infatti, c’è anche un clima vessatorio e discriminatorio denunciato dai ragazzi ad opera di diversi docenti e taciuto – anche questo – dalla dirigente scolastica Iolanda Maletta. A prova di quanto riferito dagli studenti, la denuncia di una madre nei confronti di una professoressa per aver schiaffeggiato il proprio figlio in classe.

Intanto, la dirigente Maletta ha convocato un collegio dei docenti straordinario per lunedì mattina, ore 10, durante il quale – da indiscrezioni raccolte – alcuni insegnanti vorrebbero chiederle di fare un passo indietro per tentare di ripristinare il dialogo con i ragazzi. Di fatto gli alunni hanno occupato la scuola da dieci giorni e certo non rientreranno prima del prossimo venerdì, giorno del corteo programmato, ma pesano i lunghi giorni di assenza specie per coloro che si apprestano a sostenere l’esame di maturità.

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