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Giampiero Rizzo

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COSENZA – Sarà l’ingegnere Giampiero Rizzo il nuovo comandante dei Vigili del Fuoco della Provincia di Cosenza dal prossimo 2 settembre. Rizzo, nato a Cosenza 57 anni fa, sostituirà l’ingegnere Giuseppe Bennardo, che andrà a dirigere il comando dei Vigili del Fuoco di Catanzaro.

L’ingegnere Rizzo è entrato a far parte del Corpo dei Vigili del Fuoco nel lontano 1994 presso il Comando di Torino. Da funzionario direttivo del Corpo, ha prestato servizio a Torino, Roma, Crotone, Cosenza.

Ha fatto parte dell’ufficio affari legislativi e parlamentari del dipartimento dei vigili del fuoco presso il Ministero degli Interni a Roma, conseguendo nel 2016 la promozione a primo dirigente del corpo nazionale dei vigili del fuoco. In qualità di comandante ha prestato servizio ai comandi di Taranto, Vibo Valentia e Treviso. Ora lo aspetta la sua Calabria, in particolare la sua Cosenza.

«Spero di fare bene per la mia terra – ha commentato – Una grande sfida sotto tutti i punti di vista. Aspettiamo i primi di settembre, ma intanto cominceremo a lavorare per far crescere la sicurezza nel nostro territorio».

Molto importanti anche le attività di soccorso nella sua carriera. Tra tutte, il terremoto che ha colpito Umbria e Marche (1997), L’Aquila (2009), quello in Emilia Romagna(2012) e quello del Pollino (26 ottobre 2012). In più ha prestato soccorso in occasione dell’alluvione di Rossano (12 agosto del 2015).

C’è un aneddoto, legato all’ingegnere Giampiero Rizzo, già riportato sul nostro giornale ben 9 anni fa e che è da brividi. Era il 2012 e lo stesso Rizzo prestava soccorso in Emilia Romagna, precisamente a Finale Emilia, per il forte terremoto che aveva fatto tremare diverse città con una magnitudo che superò i 6 gradi della scala Richter.

Tra le macerie trovò, e riuscì a recuperare unitamente alle squadre del comando di Napoli, le reliquie della Chiesa di San Francesco di Paola e le campane della Torre Campanaria della medesima Chiesa di San Francesco di Paola.

Fu un ritrovamento che mise i brividi a Rizzo, calabrese e cosentino doc. Ora lo attende una vera e propria sfida, ovvero quella di contribuire a mettere in sicurezza un territorio particolarmente vulnerabile dal punto d vista idrogeologico e sismico.

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