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Monsignor Augusto Lauro

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S. MARCO ARGENTANO (COSENZA) – Si terranno domani, 9 marzo, nella cattedrale di S. Marco Argentano, alle ore 11, le esequie di monsignor Augusto Lauro, vescovo della diocesi di S. Marco-Scalea per un ventennio. Il presule, pastore buono e zelante, che ha vissuto accanto alla gente, amando, incoraggiando, condividendo sofferenze e speranze, il prossimo 23 novembre avrebbe compiuto 100 anni. Si è spento nell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza dove era stato ricoverato martedì mattina.

Ad annunciarne la dipartita il nuovo vescovo della diocesi sammarchese, monsignor Stefano Rega (che mercoledì scorso, a pochi giorni dal suo ingresso in diocesi, gli aveva fatto visita nella sua abitazione, a Cosenza) e monsignor Leonardo Bonanno, attuale vescovo emerito.

La salma di monsignor Lauro oggi è stata esposta nel Duomo di Cosenza dove, nel pomeriggio, l’arcivescovo metropolita Giovanni Checchinato ha presieduto una celebrazione eucaristica di suffragio. Al termine il feretro ha raggiunto la cattedrale di S. Marco per l’omaggio della comunità diocesana e per una veglia funebre.

La scomparsa del vescovo ha suscitato profonda commozione. Tanti gli attestati di stima e di riconoscenza sui social per il ministero episcopale svolto. Tutti ne ricordano la dolcezza e disponibilità. Nato il 29 novembre 1923 a Tarvisio (Udine), monsignor Lauro è stato ordinato sacerdote a Cosenza il 29 giugno 1947. Assistente diocesano della Gioventù Italiana di Azione Cattolica (Giac) per l’Arcidiocesi di Cosenza e viceparroco della parrocchia cosentina di S. Teresa. All’età di 51 anni, fu eletto vescovo titolare di Bigastro e vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Cosenza dal 1975 al 1979. Monsignor Augusto Lauro, all’epoca vicario generale della diocesi bruzia e monsignor Enea Selis furono dei collanti tra il mondo della Chiesa, allora guidata da Paolo VI, attento al mondo universitario, e la nascente Università della Calabria, istituzione che avrebbe raccolto i giovani calabresi. Il 7 aprile 1979 Giovanni Paolo II, a seguito del nuovo assetto geografico, giuridico e pastorale, lo nominò primo vescovo della diocesi di S. Marco Argentano-Scalea dove rimase fino al 1999, allorquando rinunciò al governo della diocesi per raggiunti limiti di età.

Lauro era noto e molto amato da tutti per la sua grande umiltà. “Venne fra noi a custodire e ad alimentare la fiaccola della fede. La sua attività – si legge in una nota della diocesi – si è mostrata oltre che molteplice, come quella propria di ogni vescovo, ricca di iniziative. Monsignor Lauro, fin dal giorno del suo insediamento si è rivelato attento e premuroso verso tutta la diocesi, incarnando la figura di Gesù buon pastore, pronto a dare la vita per il bene del suo gregge: prova eloquente ne sono le sue frequenti visite pastorali. Non ha solo mirato alla ricostruzione materiale della sua diocesi, ma è stata anche sua premura ed impegno la formazione della mente e del cuore di tutti i figli affidategli dalla Provvidenza, da sacerdoti e suore fino ai più piccoli, ai più umili ed ai più semplici”.

Al termine della celebrazione esequiale il feretro verrà sepolto nella cripta della cattedrale della città normanna.

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