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Il Comune di San Lucido

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SAN LUCIDO (COSENZA) – E’ stata finalmente registrata la nascita della bimba sanlucidana venuta alla luce quasi due mesi addietro a Cosenza, ma fino a pochi giorni fa “inesistente” per le Istituzioni.

Il servizio giornalistico apparso sul Quotidiano del Sud (LEGGI) è servito a sensibilizzare le Istituzioni e definire subito la posizione della piccola, non registrata in Municipio perché, trascorsi i dieci giorni di legge dalla sua nascita (i genitori erano in isolamento obbligatorio a causa del covid), non era stato più possibile definire la pratica.

Per quasi due mesi, i genitori della piccola non hanno potuto scegliere il pediatra né ottenere il codice fiscale della figlia, nonostante vari tentativi. Sabato scorso, però, preso atto del nostro servizio giornalistico, dal Comune si sono attivati e hanno contattato la famiglia. Ieri, lunedì, la pratica è stata subito definita ed i neo genitori sono venuti in possesso del certificato di nascita, riuscendo a richiedere il codice fiscale e scegliere pure il medico curante.

Una notizia a lieto fine, quindi, grazie soprattutto alla sensibilità di chi è riuscito a trovare una soluzione all’intricato caso. Resta in piedi, tuttavia, il procedimento penale, avviato dalla Procura a seguito della necessaria comunicazione ricevuta dal Comune di San Lucido, ma i genitori sapranno dimostrare la propria buona fede e l’impossibilità a registrare la bimba nei tempi di legge perché associati presso il proprio domicilio con ordinanza sindacale, causa covid.

Se i neo genitori erano entrambi positivi al coronavirus e, di conseguenza, impossibilitati a poter mettere piede fuori dalla propria abitazione, come avrebbero potuto recarsi in Municipio nei dieci giorni di legge? E, difatti, i due giovani hanno adempiuto a doveri e obblighi fino al giorno della revoca dell’ordinanza sindacale che li costringeva a stare chiusi in casa. Ma a quel punto era troppo tardi.

L’addetto all’ufficio comunale competente ha verbalizzato i fatti, annotando il nome della piccola nell’apposito registro, ma senza formalizzare l’avvenuta nascita, emettendo relativo certificato di legge. La piccolina è infatti nata il 19 aprile scorso, mentre solo il 13 maggio (ordinanza numero 442) è arrivata la revoca dell’isolamento domiciliare con decorrenza immediata a favore della coppia di neo genitori.

Dal 19 aprile, secondo la legge, sarebbero dovuti trascorrere solo dieci giorni per comunicare la nascita all’ufficio di stato civile del Comune di residenza, consegnando il relativo certificato rilasciato in ospedale ai genitori, ma ciò non è stato possibile. Il caso, comunque, è stato risolto, grazie agli uffici municipali di San Lucido.

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