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CORIGLIANO ROSSANO (COSENZA) – Un uomo di 37 anni, Domenico Russo, considerato vicino ad ambienti della criminalità organizzata, è stato ferito in un agguato a Corigliano Rossano, nel cosentino. Russo, nel momento dell’agguato, era alla guida della sua automobile, su cui viaggiava da solo. Una persona, che si è data alla fuga, gli ha sparato alcuni colpi di pistola che hanno trapassato il parabrezza raggiungendo l’uomo in varie parti del corpo.

Russo è stato ricoverato in ospedale. Le condizioni sono gravi, ma l’uomo non sarebbe in pericolo di vita. L’uomo nel pomeriggio era uscito dalla sua abitazione quando davanti a lui qualcuno ha iniziato a sparargli all’altezza dell’addome. Cade a terra mentre la macchina del sicario sfreccia via, facendo perdere ogni traccia tra i vicoli del centro cittadino. L’allarme viene dato in fretta e sul posto, oltre ad una gazzella del 112, arriva anche un’autoambulanza, che trasporta subito il ferito al nosocomio coriglianese. Gli investigatori, intanto, si mettono subito a lavoro, nel tentativo di dare il prima possibile un’identità all’assalitore. Non ci sono testimoni oculari e la ricostruzione del fattaccio è tutta ancora da accertare.

Sul tentato omicidio indagano i carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro. La vicinanza di Russo agli ambienti della criminalità sarebbe dimostrata dalla sua presunta vicinanza col presunto boss Pietro Longobucco, di 61 anni, ucciso nel febbraio dello scorso anno a Schiavonea di Corigliano Rossano.

Il sospetto principale è che esista un filo rosso che lega l’agguato alla misteriosa sparizione di Cosimo Rosolino Sposato e, più in generale, ad altri fatti di sangue che hanno funestato, negli ultimi due anni, la costa ionica cosentina.

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