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La casa dove ha perso la vita Rocco De Paola, soprannominato "Il parigino"

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TREBISACCE (COSENZA) – Avevamo scritto di un dramma della solitudine, attribuendo a ciò il decesso di Rocco De Paola, Rocchino per quanti lo conoscevano, arso vivo nel suo letto, nell’abitazione di Via Zara al centro della città, a causa di un braciere acceso con cartoni per scaldarsi dal freddo.

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Una teoria tutta da rivedere perchè quella notte del 5 dicembre scorso il decesso di Rocco De Paola non sarebbe il frutto di una tragica fatalità. Ed allora, quel dramma della solitudine si tinge di giallo e spunta l’ipotesi dell’omicidio.

L’uomo, ricordiamo, dopo una vita trascorsa anche all’estero, in particolare in Francia – da cui il soprannome “parigino” con il quale era conosciuto nell’ambito della comunità cittadina – aveva deciso di condurre una vita ai margini della societa, assistito da pochissimi familiari, all’interno della sua modesta abitazione al piano terra in via Zara. Dunque, ciò che inizialmente era sembrato un tragico incidente, dovuto a qualche scintilla che ha aggredito le coperte in cui era avvolto l’anziano, potrebbe essere tutt’altro.

A far luce sulla tragica vicenda del “parigino”, le indagini condotte dai carabinieri della Stazione di Trebisacce, affidate al comandante, maresciallo Natale Labianca, tra i primi ad intervenire sul luogo della tragedia. Le indagini condotte dai carabinieri, sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Castrovillari.

In una nota emanata dalla Compagnia Carabinieri di Cassano allo Jonio, comandata dal Capitano Michele Ornelli, si legge: “Nessuna pista è stata esclusa e le ultime novità porterebbero a considerare la pista dell’omicidio come possibile causa della morte dell’anziano, il cui corpo era stato trovato sul letto avvolto dalle fiamme; vani furono all’epoca tutti i tentativi di portare in salvo l’uomo, già privo di vita all’atto dell’arrivo dei primi soccorsi“.

Ricordiamo, per dovere di cronaca, che il primo ad intervenire sul posto fu il comandante dei carabinieri Parco, Cosimo Cervellera che nel disperato tentativo di sottrarre l’anziano alle fiamme, gli scaricò addosso il contenuto di quattro estintori. Tornando al nuovo quadro indiziario, esso ha imposto un cambio di direzione alle indagini: qualora l’autopsia confermerà definitivamente la presenza di segni di violenza sul corpo dell’uomo, si procederà ad una attenta analisi della cerchia relazionale del De Paola, partendo proprio dalle ore antecedenti il tragico evento.

Le indagini dei carabinieri sarebbero già in fase avanzata e non è da escludere che a giorni possa essere comunicata la notizia di un indagato nella morte di Rocco De Paola. L’ipotesi omicidiaria, se confermata, conferirebbe un’ulteriore contorno tragico alla vicenda: il povero “Rocchino” sarebbe stato prima ucciso e poi il suo corpo dato alle fiamme.

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