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La Procura di Castrovillari

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CASTROVILLARI – Sulla scrivania del procuratore facente funzioni di Castrovillari, Simona Manera, c’è un fascicolo che “scotta”. La locale Procura della Repubblica, infatti, ha aperto un’inchiesta sul caso dei vaccini somministrati a circa 60 diciottenni di Cariati (LEGGI LA NOTIZIA), in spregio al piano nazionale che prevedeva l’inoculazione in via prioritaria a over 80 e soggetti con patologie. Il caso, rivelato dal Quotidiano, aveva provocato un’ondata di sdegno nell’opinione pubblica dal momento che sono ancora tanti gli anziani e i “fragili” in attesa di essere immunizzati.

L’ipotesi di reato per la quale si procede al momento è abuso d’ufficio: i magistrati del Pollino mirano a fare piena luce su quanto accaduto il 25 aprile scorso al Centro vaccinale della cittadina jonica e, soprattutto, sulle presunte responsabilità riconducibili a chi ha allestito il “Vax day” riservato ai maturandi.

Sui dettagli dell’indagine, coordinata dal pm Manera, vige il massimo riserbo ma è facile intuire come i fari della Procura siano tutti puntati su chi ha disposto e organizzato l’iniziativa. Il cerchio si stringe, dunque, attorno a pochi nomi e non è escluso che possano esserci dei risvolti a stretto giro. Al contempo procedono gli interrogatori dei Nas mentre la relazione della responsabile del Centro vaccinale di Cariati, attesa dall’Asp di Cosenza già da diversi giorni, non è ancora stata depositata.

INDAGINE ESTESA AD ALTRI CENTRI

Ma l’inchiesta della Procura di Castrovilllari non si ferma all’episodio di Cariati. Diversi sono i centri attenzionati alla voce “presunti furbetti del vaccino” dopo la valanga di esposti di gruppi consiliari e privati cittadini.

Osservati speciali sono infatti anche i Comuni dell’hinterland tra cui Altomonte, Vaccarizzo Albanese, Corigliano Rossano. Nel primo caso era stato il gruppo di minoranza “SiAmo Altomonte” a denunciare anomalie nella campagna di vaccinazione degli ultraottantenni messa in piedi dal Comune; in particolare, veniva chiesto all’amministrazione di fare chiarezza sui criteri adottati nella scelta delle categorie da sottoporre prioritariamente a vaccino, adombrando il ricorso a “parentele” e “grado istituzionale” quali vie facilitate per l’accesso.

«Il dubbio che siano state commesse delle violazioni sugli indirizzi del piano vaccinale – recitava una nota di “SiAmo Altomonte” – aleggia tra i pensieri dei consiglieri comunali di minoranza e anche tra quelli di una gran parte della cittadinanza. Pretendiamo delle risposte immediate perché non può esserci discriminazione sulla salute e tanto meno mancanza di rispetto delle regole». A Vaccarizzo Albanese la denuncia era partita dal gruppo di minoranza “Angelo Corrado Comune Amico” in cui veniva avanzata l’ipotesi che qualcuno si fosse vaccinato «scavalcando il proprio turno». Sospetti su vaccini agli “amici degli amici” anche nel territorio di Corigliano Rossano da parte di più gruppi politici.

Insomma, la Procura di Castrovillari vuole vederci chiaro e l’inchiesta ad ampio raggio sui “furbetti del vaccino” estesa a tutto il territorio potrebbe presto svelare gli abusi – se è vero che ce ne siano stati – di chi, al contrario, avrebbe dovuto vigilare sul rispetto delle regole.

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