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L'ospedale dell'Annunziata di Cosenza

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COSENZA – Ventuno nuovi casi di positività al Coronavirus sono stati registrati ieri in provincia di Cosenza (LEGGI IL BOLLETTINO REGIONALE). Su 325 tamponi fa il 6,5 per cento di incidenza di positivi.

Il dato principale che arriva però dalla provincia riguarda i decessi e i ricoveri. Un morto si è registrato ieri mattina all’Annunziata, un paziente di 77 anni ricoverato da tempo. È il primo caso dopo diversi giorni senza decessi.

Nella stessa giornata si è registrato anche il ricovero di due donne, giunte in ospedale in condizioni molto gravi. Una di loro è stata subito ricoverata in rianimazione. Si tratta di pazienti giovani (una donna in particolare di 44 anni, in arrivo da Terranova, comune zona rossa). Nessuna delle due, a quanto pare, era vaccinata.

Al momento i pazienti ricoverati in ospedale sono 33 nei reparti di degenza non critica (con un più 3 rispetto al giorno precedente) e 4 in Rianimazione (un nuovo ingresso in più rispetto a giovedì). I casi attivi in provincia sono al momento 23.741. I focolai sono concentrati soprattutto in alcuni comuni, che stanno progressivamente crescendo.

I casi attenzionati sono quelli di Terranova, San Martino di Finita e Colosimi, tutti comuni dichiarati zona rossa dalla Regione.

Proprio ieri il presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì ha prorogato la zona rossa per San Martino di Finita fino al 6 agosto. I contagi nel comune non sono in calo (altri 4 casi, con un ricovero, nell’ultima settimana, 14 persone in isolamento e 10 contatti stretti in quarantena) e in Calabria i valori di incidenza per 100.000 abitanti hanno raggiunto quota 46. «Il trend che si osserva – si legge nell’ordinanza – è in costante rapida ascesa».

Salgono i casi a Castrovillari (55 nell’ultimo mese), a Roseto (12), a Praia (21). A Terranova da Sibari al momento sono a quota 98.

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