X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

COSENZA – È trascorsa poco meno di una settimana dalla forte scossa che ha interessato il comprensorio di Cosenza con epicentro a pochi chilometri da Rende e Castiglione Cosentino (LEGGI). Una scossa con magnitudo 4.4 che è stata nettamente percepita dalla popolazione e che ha portato nei giorni seguenti a diverse verifiche strutturali sugli edifici pubblici e privanti con contestuale chiusura delle scuole tanto a Cosenza quanto a Rende (LEGGI).

Rispetto, però, ai timori suscitati nella popolazione dalle dichiarazioni di alcuni studiosi riportate sulla rete gli esperti della Protezione Civile prima e il geologo Carlo Tansi dopo hanno voluto stigmatizzare un comportamento che potrebbe generare seri problemi oltre che tensioni e fibrillazioni inutili oltre che dannose.

In particolare, la Protezione civile Calabria, tramite i suoi profili social ha rimarcato come «si stanno diffondendo notizie, anche mediante WhatsApp audio, su possibili scosse di assestamento molto forti che potrebbero interessare la provincia di Cosenza, dove si è verificato un evento sismico importante di magnitudo 4.4.. Si ribadisce per l’ennesima volta che il terremoto non può essere previsto e che ogni informativa di carattere diverso è totalmente priva di fondamento».

Detto ciò, la Prociv Calabria aggiunge che «la nostra Regione ha una pericolosità sismica elevatissima e la storia ci insegna che i terremoti possono verificarsi ed avere anche effetti rilevanti. Di fronte a questo rischio occorre tenere sempre ben presenti i comportamenti da adottare prima, durante e dopo l’evento, in funzione di una indispensabile prevenzione. Si vuole ricordare infine che chiunque diffonde notizie che possono provocare allarme tra i cittadini, è perseguibile penalmente».

A rincarare la dose ci pensa oggi Carlo Tansi, ex capo della Protezione civile calabrese e candidato alla presidenza della Regione Calabria. Tansi sul suo profilo Facebook si chiede, facendo riferimento ad alcune frasi allarmistiche diffuse negli scorsi giorni secondo le quali sarebbe stato consigliabile «dormire vestiti e tenere la macchina vicino casa, potrebbe venire una scossa seria», «perché il geologo Moretti dopo il terremoto di Cosenza-Rende del 24 febbraio ha dovuto ulteriormente angosciarci con queste discutibili previsioni? …. come se già non bastassero le angosce del Coronavirus. I terremoti non si prevedono».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE