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Il corso principale di Campora San Giovanni

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AMANTEA – «I cittadini decideranno se dare vita alla nuova “Temesa”», è stato questo il commento dell’onorevole Giuseppe Graziano, a distanza di poche ore dal via libera al referendum sul caso Campora San Giovanni, decretato nella giornata di ieri dalla Regione Calabria. Il consiglio regionale, quindi, ha approvato la proposta di provvedimento amministrativo per l’effettuazione del referendum consultivo rispetto alla proposta di legge numero 54/12 sulla modifica dei confini territoriali dei comuni di Serra d’Aiello e Amantea.

Nei prossimi giorni, pertanto, il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, con proprio atto indirà il referendum e nell’arco dei successivi 90 giorni i cittadini si recheranno alle urne per la loro consequenziale determinazione.

«L’Assemblea regionale – ha dichiarato ancora il presidente del gruppo Udc in seno al consiglio regionale, Giuseppe Graziano, proponente e relatore della proposta di legge – ha scritto un’altra bella pagina di democrazia partecipata, avendo recepito e concretizzato con coraggio e determinazione le istanze di una battaglia civica che nel territorio del basso Tirreno cosentino si protrae da anni e che aveva solo necessità di essere recepita e normata».

E, ancora: «Il territorio di Campora San Giovanni e di Serra d’Aiello hanno delle attinenze importanti – ha evidenziato Graziano – sia nel contesto storico-culturale, sia dell’assetto urbanistico infrastrutturale. Anche dal punto di vista del contesto linguistico, degli usi, i costumi e le tradizioni, queste due realtà territoriali sono comuni e ben diverse da quelle di Amantea, di cui Campora San Giovanni è frazione».

Senza considerare il fatto che: «I camporesi, negli anni, hanno visto evolversi in autonomia le proprie attività commerciali, così come i servizi pubblici essenziali, il servizio irriguo, il trasporto pubblico locale e ferroviario, le scuole e, infine, anche un cimitero a sé stante».

Insomma, tante sono «le motivazioni contenute ed approfondite nella corposa relazione elaborata per la proposta di legge, ed esaminata dalla prima commissione, presieduta dalla collega Luciana De Francesco, che ringrazio per il lavoro di approfondimento. Un lavoro normativo meticoloso fatto insieme ai componenti della stessa commissione e che ha richiesto numerose sedute e audizioni con la preziosa collaborazione del settore di assistenza giuridica regionale. Credo – ha evidenziato ancora il consigliere regionale – sia essenziale, a questo punto, dare la parola ai cittadini dei territori interessati, di Campora e di Serra d’Aiello che si esprimeranno, di fatto, sulla nascita del nuovo comune Temesa».

«Una scelta – ha ribadito ancora Graziano – che non andrà a ledere il territorio di Amantea, che rimarrà comunque superiore ai 10 mila abitanti conservando intatte le sue prerogative. Il Consiglio regionale – ha concluso il presidente dell’Udc in consiglio regionale – durante la seduta di ieri ha scritto una pagina di storia amministrativa importante perché ha recepito e concretizzato con coraggio e determinazione le istanze di una battaglia civica che nel territorio del basso Tirreno cosentino si protrae da anni e che aveva solo necessità di essere recepita e normata».

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