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Jole Santelli festeggia la vittoria alle elezioni

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COSENZA- E’ tutto pronto per la celebrazione del primo consiglio regionale di questa nuova legislatura. L’appuntamento è fissato per il 18 di marzo in prima convocazione e il giorno successivo nel caso, improbabile, non si dovesse raggiungere il numero legale. In questi giorni i neo consiglieri regionali stanno ricevendo il telegramma di convocazione della seduta, ma anche, via mail, le circolari emanate dal direttore generale del consiglio regionale, Maurizio Priolo, sulle norme di sicurezza che verranno adottate nel corso della seduta. Il consiglio si svolgerà rigorosamente a porte chiuse e la pubblicità sarà assicurata dalla diretta streaming. E’ vietata la presenza di familiari e amici e forse anche dei collaboratori. Il consiglio ai tempi del Covid 19 finirà per cambiare anche le liturgie della politica, visto che sono vietati dalle circolari di Priolo gli assembramenti negli spazi comuni, corridoi compresi, da sempre teatro degli accordi politici più rilevanti.

Al di là di questo, però, tutto è pronto per il consiglio che presenta al primo punto all’ordine del giorno la surroga del consigliere Domenico Creazzo, attualmente agli arresti domiciliari, con Raffaele Sainato. Il secondo punto è l’elezione del presidente del consiglio regionale.

Qui entriamo nel campo minato della giunta, visto che la presidenza è un tassello importante del mosaico che Jole Santelli sta costruendo con grande pazienza.

Come vi abbiamo già riferito l’accordo con Fratelli d’Italia è stato già raggiunto. Al partito della Meloni andrà un assessorato (che dovrebbe toccare ad un esterno) e due commissioni. Nel piatto potrebbe esserci anche la vicepresidenza. Il problema vero risiede nella Lega dove l’accordo ancora non si è trovato per le fibrillazioni interne al Carroccio che sembra avere due anime: da un lato il deputato Frugiuele, l’europarlamentare Vincenzo Sofo e tre eletti e dall’altro i vertici nominati da Salvini, fra cui Walter Rauti braccio destro del segretario Cristian Invernizzi. Quest’ultimi sono i più oltranzisti e chiedono la presidenza del consiglio e un assessorato, possibilmente all’agricoltura.

I consiglieri regionali, invece, sono più disposti alla mediazione e ieri hanno sottoscritto una lettera rivolta a Jole Santelli. Nella missiva chiedono due assessorati, non più la presidenza, e due commissioni di peso. Consapevoli però del momento e della necessità di chiudere in fretta l’accordo avanzano anche una seconda ipotesi che potrebbe far arrivare all’accordo. La proposta è un solo assessorato, un posto nell’ufficio di presidenza e due commissioni di peso. In questo modo tutti e quattro i consiglieri regionali avrebbero un ruolo definito e anche una struttura speciale (il che non guasta mai). Su queste basi l’accordo si può davvero fare anche contro la volontà dei colonnelli locali di Salvini. L’importante, ovviamente, è che le scelte della Santelli cadano sugli eletti e non su nomi esterni.

A guardare con interesse questa partita non è solo la Lega, ma anche l’Udc. Se il Carroccio molla la presidenza i centristi la chiederanno compatta per loro. Il nome scelto è quello di Giuseppe Graziano. L’Udc rivendica di essere comunque il quarto partito della coalizione, terzo se si esclude Forza Italia che visto che esprime già la presidenza della giunta non può avocare a sè anche quella del consiglio. Cosa succederà lo sapremo presto visto che la Santelli ha tutta l’intenzione di arrivare al primo consiglio regionale con i giochi già fatti.

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