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Franca Melfi

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HO SCOPERTO la sua storia grazie a Facebook. Anche sui social ci sono storie di buona Calabria soprattutto se segui amici come Giovambattista Marcello, cittadino di Paola attento a come va il mondo.

Quella di Franca Melfi è la storia della calabrese che conquista il mondo e che alla sua regione d’origine potrebbe molto dare, se chi ci amministra fosse in grado di creare una meritocrazia del ritorno.

Parliamo di sanità, in Calabria la peggiore d’Italia. Franca Melfi arriva a Milano da Oriolo, paese dell’Alto Jonio cosentino con l’impegno di studiare Lettere. Era la promessa che aveva fatto a sua madre, casalinga con la passione per i romanzi e la poesia, nell’intento di uscire dalla sonnolenta provincia del Sud e respirare aria di indipendenza e libertà. Ma già al liceo aveva un sogno, quello di diventare medico, sogno osteggiato da mamma Carmelina e quasi inconfessabile per una ragazza dei suoi posti. Ma non per Franca Melfi, giovane tenace e dalle idee chiare fin da ragazza.

Così successe che le belle lettere vennero segretamente messe da parte e sostituite con i corsi di Medicina e Chirurgia a Pisa. Papà Giuseppe, funzionario della Provincia di Cosenza, era il suo sponsor. “Non so se ce l’avrei fatta senza di lui. A mamma lo abbiamo detto dopo”.

La laurea e poi la specializzazione in Chirurgia toracica furono solo l’inizio di una strada difficile che hanno portato Franca Melfi a diventare punto fondamentale di riferimento e tutor europeo per la Chirurgia robotica, dopo aver acquisito e perfezionato in tutto il mondo (soprattutto Vienna e Zurigo) nuove tecniche di intervento mini invasive con cui poter effettuare qualsiasi tipo di operazione, dalla più banale alla più complicata. Ultimo gradino, per ora, la creazione di un centro di chirurgia robotica a Pisa, la più grande struttura pubblica in Europa, che lei stessa dirige e dove ha creato una scuola per formare i protagonisti della chirurgia del futuro. E del presente. Basti pensare che dagli esordi (fine 1999) ad oggi sono stati 3 milioni i pazienti operati grazie all’aiuto del robot e in Italia gli interventi di questo tipo sono circa 15.000 all’anno, con un incremento esponenziale del 12 per cento, in linea con il trend mondiale.

Franca Melfi ha aperto 22 centri di chirurgia toracica del polmone. E’ stata una pioniera che ha dato certezze con l’impiego dell’intellligenza artificiale. Prima donna in Italia a presiedere la Società italiana di endoscopia toracica. Docente universitaria. E’ stata la prima al mondo ad effettuare un’intervento di chirurgia toracica quando nessuno ancora adoperava il robot. Si preoccupa anche di questioni di genere. Difende le pari opportunità delle colleghe nel mondo messe da parte dai baroni maschi e sulla sua bacheca twitter spicca la petizione contro le nomine al Cnr tutte a favore di uomini. Pluripremiata in tutto il mondo, ha vinto anche il Bio WomenTech, assegnato alle donne impegnate nelle biotecnologie.

In Calabria per fortuna a Trebisacce le hanno tributato la cittadinanza onoraria con una bella manifestazione. Dicono che non ha mai perso i suoi rapporti con i luoghi d’origine. Qualche aspirante governatore della Calabria farebbe bene a contattarla per darle responsabilità istituzionali nella nostra sanità. Se non ora quando? Accadrà? Restiamo diffidenti.

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