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RENDE (COSENZA) – La Sala Tokyo del Museo del Presente ha accolto la conferenza stampa organizzata per la presentazione ufficiale della 56esima edizione del Settembre Rendese. Parte oggi la famosa kermesse in cui musica e spettacolo, cinematografia, arte, sport, iniziative per il sociale e gastronomia si alterneranno, animando la città con la presenza di eccellenze artistiche di fama nazionale ed internazionale. Non solo.

Come spiega Marta Petrusewicz, assessore alla Cultura del Comune di Rende, ampio spazio sarà dedicato alla letteratura, puntando tutto sul potere di attrazione e aggregazione intellettuale e culturale dei libri e della carta stampata.

L’assessore illustra gli 11 appuntamenti letterari durante i quali si dialogherà con opere e scrittori: da “Gli Aragonesi di Napoli” di Giuseppe Caridi al “il delitto di Giarre” di Francesco Lepore, da “Steve Jobs” di Michele Cucuzza a “Cosangeles” di Paride Leporace, questi e tantissimi altri gli appuntamenti che segneranno le tappe di un programma orientato alla riflessione sui diritti civili, umani e della persona.

Un programma concepito in tantissimi anni e che il giovane Alfredo De Luca, direttore artistico della manifestazione è riuscito a realizzare nonostante, sottolinea lui stesso, le condizioni di partenza non erano del tutto favorevoli.

«La nostra è stata un’impresa eroica – dice De Luca – la Regione purtroppo ha contribuito con pochissimi fondi. Ed è questo il messaggio importante che deve arrivare: tutto ciò non ci ha fermati, la voglia di ripartire post-Covid era tanta, troppa, ed essendo un rendese doc, mi sono sentito in dovere di realizzare il Festival per la mia città. A dimostrazione che anche con poco si può fare veramente tanto».

Gli ospiti illustri, gli eventi da lui elencati ne sono la conferma: la Notte degli Artisti, prevista per il 17 settembre, avrà come madrina d’eccezione l’attrice e ballerina Matilde Brandi, ci saranno i live di Joe Bastianich (18 settembre), Irene Grandi (27 settembre) e Arisa (30 settembre). Ancora la Notte dei ricercatori trasmessa in live streaming, la proiezione di “IAMTheRevolution” il film di Benedetta Argentieri che ha dato voce alle militanti per l’eguaglianza in Afghanistan, Iraq e Rojava Kurdistan e Siria, ed enormi spazi lasciati alla valorizzazione e premiazione di talenti emergenti. Infine, il primo ottobre, riparte Latitudini Ribelli con la presentazione dell’Archivio Desaparecidos: storie di desaparecidos italiani in America, ideato dal Centro di giornalismo permanente, che racconterà il progetto, arricchito dalle chitarre di Gianluca Veltri e Antonio Mascaro.

«I ridotti finanziamenti regionali consentivano solo di fare miracoli, e noi li abbiamo fatti – dice il sindaco di Rende, Marcello Manna – la partita è stata difficile, ma noi non ci siamo tirati indietro, puntando tutto su un’idea di ripartenza che potesse coinvolgere cittadini e attività. Dal centro storico, alle piazze, dal castello al centro città, siamo riusciti a realizzare questo programma anche grazie al contributo degli imprenditori presenti sul territorio che ci hanno offerto il loro aiuto, sintomo di energia e vitalità dell’intera comunità».

E nell’annunciare a sorpresa che Rende è stata nel frattempo dichiarata ufficialmente “Città Europea dello Sport 2023” (LEGGI), il primo cittadino chiude la conferenza seguito da un forte e prolungato applauso.

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