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Il regista e attore Pif

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«SAREI disposto a produrre ‘La ’ndrangheta uccide solo d’estate’: io nel 1992 avevo 20 anni, nella mia Palermo la mafia uccideva i giudici Falcone e Borsellino. Il disappunto per quello che stava accadendo mi ha dato il coraggio di parlarne anche nei miei film in cui ho fatto nomi e cognomi di chi ha fatto male alla mia terra».

Lo ha detto Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, che ha diretto e interpretato il film “La mafia uccide solo d’estate’” parlando ai giovani nella tappa calabrese del tour #NonCiFermaNessuno, la campagna sociale tra le università italiane ideata 7 anni fa da Luca Abete, l’inviato di “Striscia la notizia”.

«Il pericolo non è tanto il mafioso, ma la mentalità diffusa del “tanto non cambia niente” e questa mentalità sono sicuro che può cambiare» ha aggiunto Pif che ha voluto ricordare per il suo impegno anche Nadia Toffa, la conduttrice televisiva morta due anni fa.

La tappa calabrese del tour, quest’anno in forma i digital talk, ha coinvolto anche in questa edizione l’Università della Calabria. «Nel nostro contenitore invitiamo testimoni importanti in grado di coniugare in modo sempre diverso, tappa dopo tappa, le mille forme di coraggio possibili» ha detto Abete.

«La Calabria accoglie straordinarie risorse e menti brillanti – ha aggiunto Nicola Leone, rettore dell’Università della Calabria – Gli studenti hanno bisogno di ottimismo e consapevolezza per ripartire in modo deciso per la costruzione del proprio futuro».

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