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Paolo Pasqua, in arte L’ennesimo (foto Giuseppe Colosimo)

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COSENZA – Già si sente la reazione del criticone medio: «Eccone un altro…». Sarà anche per questo che Paolo Pasqua ha già risposto scegliendo il proprio nome: L’ennesimo. Nel senso di cantautore. Lui viene da Cosenza, e nei giorni scorsi è uscito “Free drink”, il secondo singolo del suo lavoro prodotto da La Lumaca Dischi.

«Ho visto la fame – scrive Paolo Pasqua per presentare il brano –, ho lavorato un sacco, ho ascoltato questa canzone a ripetizione prima di poterla registrare. In Free Drink si sente rabbia, voglia di riscatto, la strada e la desolazione, l’energia di cui avevo bisogno nel periodo in cui l’ho scritta. Nel ritornello parlo con rabbia di un posto o meglio di una situazione nella quale ero incastrato in Italia e in cui mi sentivo stretto, fatta di lavoro sottopagato, pensieri non detti e posti nei quali non mi sentivo a mio agio».

Suoni assieme suadenti e duri, testi introspettivi che sono inni della cosiddetta “Generazione Senza”: L’ennesimo aveva già colpito la critica – e fatto ottimi numeri sul web in piena quarantena –, con “Freddo cane”, pezzo subito inserito nella playlist Scuola Indie di Spotify: chitarre liquide e sintetizzatori vaporwave con una batteria (di Andrea Diverso) dal ritmo incalzante e nello stesso tempo “dreamy” e incostante. Accanto a testi, musiche e arrangiamenti firmati dallo stesso Pasqua, una vera perla il sax di Claudio Smilzo.

Dove e come nasce L’ennesimo? Nel 2016 inizia, tra le strade e nelle villette della sua città, a scrivere le prime canzoni in italiano, affascinato dalla scena musicale italiana degli ultimi anni si ispira liberamente a cantautori e band del momento come Lo Stato Sociale, Calcutta, I Cani, ma anche a cantautori più classici come Battiato e Lucio Dalla. Il 4 luglio 2017 pubblica il suo primo EP ‘’Senape’’ che lo porta a Roma come ospite per la ‘’Sei Tutto l’Indie Week’’ e gli permette di essere ospite a Radio Kaos e di dar vita al suo primo mini tour in Italia. Quello stesso anno, L’ennesimo suona con Gazzelle il 22 novembre a Rende come opening e in diversi altri festival della Calabria per poi andare, nel 2018, a vivere e lavorare per 8 mesi in Irlanda.

Lì, in un villaggio nel Connemara con non più di 300 abitanti, scrive le sue nuove canzoni: 8 brani che trasudano energia, grinta, amore e voglia di uscire da una realtà che non gli appartiene e che gli sta stretta. Nel settembre dello stesso anno torna in Italia con le 8 canzoni nello zainetto e bussa alla porta di un manager milanese che lo indirizza a Federico Carillo, attuale fonico di Canova, Selton, Ghemon e tanti altri, con il quale porta a termine la produzione del suo primo LP in uscita nel 2020 per la Lumaca Dischi.

Ma chi è davvero L’ennesimo? «È solo uno che ha capito che in una società dove siamo tutti spinti al massimo, dove il nostro ego è lì, a portata di click, possiamo essere chi vogliamo, tutti, tutti, tutti possiamo modificare la nostra pagina, mettere nelle info che siamo alti un metro e 90, pubblicare le fotografie che sono venute bene e togliere quelle che sono venute male, possiamo scrivere quello che abbiamo fatto e lasciare nell’ombra quello che avremmo voluto fare ma che alla fine non siamo riusciti a portare avanti».

E’ un profilo “normale” nel mainstream in cui c’è la corsa a chi fa più rumore e la spara più grossa, a chi esagera sui social e conteggia i follower col pallottoliere. «Tutti dei mega fenomeni, tutti miti, tutti qualcuno. E in fin dei conti questo ci riduce ad essere gli stessi, una massa di nulla. Ed io sono nessuno Ma sono il più nessuno di tutti. Sono solo L’ennesimo». Insomma, uno che riesce a non prendersi sul serio dicendo cose serissime.

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