X
<
>

Share
6 minuti per la lettura

La 75esima edizione del Festival di Sanremo ha visto brillare il talento di Brunori Sas. Terzo posto e Premio Sergio Bardotti per il miglior testo con “L’albero delle noci”. San Fili in festa.


SAN FILI (COSENZA) – La 75esima edizione del Festival di Sanremo ha visto brillare il talento di Dario Brunori (in arte Brunori Sas). Il cantautore Made in Calabria è salito sul podio aggiudicandosi il terzo posto e ha conquistato il prestigioso Premio Sergio Bardotti per il miglior testo con il brano “L’albero delle noci”. Ma la vera magia è avvenuta lontano dall’Ariston, tra le strade di San Fili, il piccolo borgo calabrese che ha cullato il sogno di Brunori e lo ha celebrato con orgoglio.

75esima edizione di Sanremo: San Fili in festa per Brunori sas

Già all’ingresso del paese si respirava aria di festa: le strade erano adornate di manifesti e striscioni, allestiti grazie al contributo dei commercianti. Nonostante il maltempo, la comunità si è raccolta nel Teatro Comunale Francesco Gambaro e si è stretta all’artista in un abbraccio simbolico creando un ponte tra il cuore della Calabria e il palco dell’Ariston. Un maxi-schermo ha trasmesso la finalissima e ogni nota de “L’albero delle noci” ha risuonato come un inno alla bellezza della vita e alla forza delle radici. Applausi, cori e lacrime hanno scandito l’attesa del verdetto accompagnando la performance di Brunori e sottolineando il forte legame con le sue origini.

In questa settimana sanremese, il cantautore ha regalato emozioni, sorrisi ed entusiasmo, portando le tradizioni, la cultura e le bellezze della Calabria nella Città dei fiori con semplicità, delicatezza e una poetica che tocca il cuore.

Il sindaco di San Fili: «Proporrò Brunori come ambasciatore della Calabria»

Il sindaco di San Fili, Linda Cribari, ha espresso la gratitudine della comunità: «Un’edizione che San Fili e la Calabria non dimenticheranno. Dario è un uomo straordinario, un cantautore calabrese che ormai appartiene a tutta l’Italia. Siamo orgogliosi di lui. Ha raccontato la nostra terra nella sua versione migliore. Lo proporrò come ambasciatore della Calabria nel mondo».

La vuzeddra: il portafortuna realizzato dalle magare di San Fili per Brunori Sas in gara a Sanremo

Il borgo ha voluto omaggiare il suo artista con un amuleto portafortuna, la tradizionale “vurzeddra”(o “vurzetta”), realizzato dalle magare di San Fili secondo un antico rito di magia bianca. Un gesto simbolico, per proteggere e accompagnare Brunori nel suo viaggio artistico. Angela Cavaliere, una delle custodi di questa tradizione, ci ha spiegato che: «Le magare non sono streghe. Sono le “guaritrici” che levavano il malocchio con il cosiddetto “sfascino”. La vurzeddra si realizza con un quadratino di stoffa rossa su cui si ricamano simboli protettivi, come le iniziali o un gattino bianco, perché San Fili è il paese delle magare e… dei gatti! Il contenuto è segreto e si tramanda solo la notte di Natale. È una benedizione, un talismano di protezione. Abbiamo voluto donarlo a Brunori per augurargli tanta fortuna».

Nella sala si respirava un’aria elettrizzante. Grazie a un collegamento video, il pubblico di San Fili e quello di Guardia Piemontese si sono uniti in un unico, grande boato di entusiasmo. La corsa ai voti è stata frenetica. Tutti erano pronti a sostenere il proprio beniamino. Qualcuno stringeva la vurzeddra come un talismano della vittoria, mentre altri trattenevano il fiato. E poi… il verdetto! L’artista è entrato nella cinquina, e la sala è esplosa: urla, abbracci, salti trionfanti, quasi si sollevano le sedie! Una serata di pura adrenalina, tra scaramanzie e gioia incontenibile.

L’omaggio artistico a Brunori

Il Teatro Gambaro era decorato con immagini dell’artista, tra cui un’opera realizzata dalla cittadina sanfilese Emilia Arturi: «Un’immagine bellissima – ha dichiarato il sindaco Cribari – che evidenzia ciò che Dario rappresenta per noi: il cuore di San Fili nel cuore di tutti i sanfilesi».

Il valore poetico de “L’albero delle noci” e il sostegno del pubblico

Presente Bianca Rende, consigliera del Comune di Cosenza, che ha sottolineato l’orgoglio di: «avere un cittadino come Dario Brunori che con la sua musica ha reso onore alla nostra terra». “L’albero delle noci”, infatti, è un brano che scava nell’intimo, tra ricordi e buon auspicio, passato e futuro, memoria e nascita. L’Accademia della Crusca ha elogiato il testo per la sua raffinatezza e profondità, evidenziando come Brunori sia tra i pochi cantautori contemporanei a utilizzare la lingua italiana con eleganza e ricchezza espressiva.

In sala, bambini e adulti indossavano magliette con estratti del testo della canzone e maschere raffiguranti il sole, un riferimento diretto al videoclip del brano, dove la piccola Fiammetta, figlia di Brunori, compare con una maschera simile. Francesco e Steven, due bambini del paese, raccontano con entusiasmo: «Dario Brunori è una guida nel mondo della musica. La nostra canzone preferita? “L’albero delle noci”. Un albero che conosciamo bene, è vicino casa sua. Da piccoli, ci capitava di raccogliere qualche noce di nascosto. In questa serata speciale, abbiamo votato tutti per lui».

Tra le sostenitrici Federica Romano: «Siamo estremamente contenti della sua partecipazione, delle sue interpretazioni, del suo modo di essere. Finalmente, si è fatto conoscere al grande pubblico. Lo aspettiamo trionfante perché per noi il vincitore è stato, è e sarà lui. Il Premio miglior testo era già annunciato. Questa è stata una piacevolissima conferma. Per un cantautore penso sia il miglior premio che si possa ricevere. Sappiamo che ci teneva molto. Sicuramente, sarà estremamente soddisfatto».

Le parole di Brunori in conferenza stampa tra ironia e gratitudine

Dopo la serata finale, nel roof dell’Ariston, in conferenza stampa, Brunori ha dichiarato con il suo inconfondibile mix di ironia e gratitudine: «è stato sorprendente forse proprio perché non avevo alcuna precisa aspettativa. Sono molto contento. Mi dispiace solo per l’Eurovision…con la mia fisicità avrei potuto portare i miei outfit da parroco».

Sanremo 2025: per Brunori un trionfo oltre la classifica

Se è vero che la classifica ha dato a Brunori Sas il terzo posto, per San Fili e per tutta la Calabria il cantautore ha vinto nel cuore della gente. Ha portato a Sanremo non solo la sua musica, ma una terra intera, fatta di cultura, magia, tradizioni e amore per le radici. E chissà, magari il prossimo anno, tra le note di un nuovo brano, ci sarà ancora un po’ di San Fili, un po’ di Calabria… e magari un’altra vurzetta a portare fortuna.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE