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Il teatro Rendano e il suo sipario storico

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COSENZA – Al teatro Rendano di Cosenza, giovedì 7 aprile, andrà in scena lo spettacolo “DanzOpera-Omaggio a Giuseppe Verdi”, un altro appuntamento dell’associazione culturale Polimnia che rientra nel progetto “Il Rendano e il suo sipario storico”. L’eleganza della danza incontrerà la potenza della lirica con la regia di Anna Giannicola Lucente e le coreografie di Antonella Ciappetta. Sul palco si esibiranno il soprano Marika Franchino; il tenore Federico Veltri; il maestro Andrea Bauleo al pianoforte; il corpo di ballo Adac, Koreos Danza, Mad, Sybaris; le voci narranti Cornelia Golletti e Marco Silani.

Simbolo culturale del Risorgimento, Giuseppe Verdi è stato uno dei più grandi compositori dell’Ottocento; autore di pagine musicali indimenticabili e di melodrammi divenuti i principali cardini di ogni repertorio operistico. La sua attività fu instancabile, appassionata e prodigiosa. A 121 anni dalla morte del celebre compositore, il pubblico potrà assistere al racconto delle sue opere con un binomio inedito: danza e opera.

La presidente dell’associazione Polimnia, Luigia Pastore, ha dichiarato: «Nel rispetto della tradizione, i personaggi prenderanno vita attraverso il canto e i movimenti coreografici. Un modo diverso di approcciarsi all’opera, andando alla ricerca di un’altra dimensione. Questo binomio mi è sembrato efficace anche per incuriosire e portare a teatro un pubblico nuovo. È l’obiettivo principale di Polimnia: diffondere la cultura musicale».

La regista Anna Giannicola Lucente ha evidenziato che DanzOpera punta sulla magia del racconto in musica. Gli attori daranno voce ai personaggi evocando le origini letterarie del melodramma, i cantanti interpreteranno «le sublimi arie delle opere verdiane creando un’atmosfera vibrante, mentre la danza con i “divertissements” coreografici ne esalterà i momenti più alti e significativi».

«L’idea di DanzOpera – ha precisato la coreografa Antonella Ciappetta – è di Luigia Pastore ed io ho cercato di realizzarla. In questo spettacolo, abbiamo messo insieme le “arti sorelle”. Ho curato tutte le coreografie in modo da creare un unico fil-rouge. L’operazione, non soltanto artistica ma anche pedagogica, consiste nel coinvolgimento di 22 ragazzi, dai 14 ai 20 anni, provenienti da quattro scuole di danza. Hanno collaborato con me le direttrici delle scuole dandomi totale fiducia e “carta bianca”. La collaborazione è fondamentale per il perseguimento di un fine comune. Da soli possiamo fare ben poco. Lo spettacolo, soprattutto durante questo periodo di pandemia, è una bella occasione per incoraggiare i giovani e offrire loro la possibilità di danzare su questo bellissimo palcoscenico».

Anche per “DanzOpera”, l’associazione Polimnia si avvarrà della professionalità e della collaborazione della visagista Alessandra Vena per il trucco di scena, di Salvatore Esposito e del suo staff per le acconciature e dell’Istituto professionale L. Da Vinci-Nitti di Cosenza e dell’Accademia New Style di Cosenza per i costumi di scena.

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