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Daniele Lavia

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CORIGLIANO ROSSANO (CS) – L’Europeo dei predestinati. Missione compiuta per la squadra azzurra. L’Italia è riuscita nell’impresa, andando a vincere la finale contro la Slovenia degli italianissimi Alberto Giuliani ed Alfredo Martilotti.

Daniele Lavia, di Corigliano Rossano come lo stesso Martilotti, ancora una volta protagonista in campo, con la solita prestazione convincente e da giocatore navigato. Vincere non è stato semplice, in alcuni frangenti la formazione del tecnico di San Saverino Marche è stata anche avanti, ma i ragazzi di Fefè De Giorgi hanno dimostrato di meritare la kermesse in modo inequivocabile.

Una squadra giovane ma al tempo stesso determinata e per certi versi già smaliziata. Poi che emozioni nella finale. Gara vera, tosta, equilibrata, ma al tempo stesso sempre corretta ed all’insegna del far play. Ennesimo spot per il volley, con casa nostra protagonista.

Con il direttore sportivo storico della Corigliano Volley, Pino De Patto, entriamo in argomento, raccontando del primo Giuliani, tecnico a Corigliano: «Grande professionista, ma prima ancora persona per bene. Abbiamo cominciato a lavorare concentrati e con tanta passione, Alberto si è persino dimenticato di firmare il contratto ad inizio stagione. Si è creata subito una tale sinergia, un rapporto così bello con tutta Corigliano che i risultati sono arrivati con apparente facilità».

Poi doveroso spendere delle parole per Alfredo Martilotti, secondo di Giuliani. Ancora De Patto: «Qui parliamo di un amico ma al tempo stesso di un genio, nel vero senso del termine. Una persona incredibile. Organizzatore, informatico, nostro giocatore di livello, poi scout e tecnico di qualità. Tutto praticamente. Bel percorso quello di Alfredo. Dai primi campi di pallavolo in città fino alla medaglia d’argento contro la sua Italia. Sono certo che la sua carriera continuerà ancora ad altissimi livelli».

La chiusura è ovviamente dedicata al predestinato Daniele Lavia. Qui De Patto non nasconde l’emozione. Con racconti ed aneddoti che scivolano via: «L’esordio praticamente da bambino, i punti messi a segno con disarmante facilità, i sacrifici, la voglia di fare sempre meglio. Daniele ha sempre curato ogni dettaglio, lavorando con professionalità sin da subito. È stato un piacere ed un onore averlo aiutato in una crescita collettiva, sportiva ed umana. Averlo in palestra da adolescente è stata una responsabilità, ma proviene da una splendida famiglia, ha valori sanissimi».

De Patto, responsabile della Corigliano Volley poi fa un elenco dei giocatori gravitati dal palasport coriglianese. Nomi da brivido, impossibile fare un breve elenco. Da Simone Parodi a Marko Podrascanin, concludendo degnamente con il fenomeno Lavia, che ricordiamolo, è solo un classe 1999 e quest’anno vestirà la prestigiosa maglia del Trento, un club tra i big del panorama internazionale.

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