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CATANZARO – Gli agricoltori chiedono più attenzione al settore da parte della Regione e scendono in piazza. Sono oltre mille le persone, secondo le stime della Coldiretti, che con trattori e mezzi agricoli, un’autobotte di “Calabria Latte” ed alcuni cavalli, hanno messo in scena una accesa manifestazione davanti agli uffici dell’assessorato regionale al Bilancio, in via Massara a Catanzaro. 

I manifestanti espongono foto di mucche, ovini-caprini e suini che non sono stati materialmente portati sul posto «in ragione dei focolai di lingua blu – spiega Coldiretti – che si stanno riscontrando e che ne hanno impedito la movimentazione, a testimonianza dell’inefficienza della stragrande maggioranza dei servizi veterinari». 
Tra i manifestanti, che chiedono maggiore attenzione verso il comparto, sale la tensione. «E’ già stato comunicato al dirigente delle forze dell’ordine presente – si apprende dalla confederazione agricola – che se non arriveranno risposte certe attraverso un incontro con la presidente Stasi, e gli assessori Mancini e Trematerra, nessuno escluso, si andrà avanti ad oltranza anche con il blocco di viale De Filippis con trattori, persone e animali».
Dopo alcune ore di protesta l’incontro è stato fissato per questo pomeriggio. La notizia dell’incontro cui parteciperà anche l’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra, ottenuto grazie alla mediazione della Digos della Questura in stretto contatto con la Prefettura di Catanzaro, ha contribuito ad allentare la tensione tra i partecipanti al sit-in. «Questo è un primo risultato – ha detto il presidente di Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro – ma, evidentemente, misureremo con attenzione le certezze che avremo da questo incontro relativamente alle nostre proposte. Non ci accontenteremo di promesse per l’agricoltura e l’agroalimentare calabrese, questa è una sfida impegnativa che traccia una traiettoria di futuro per evitare di ridurre allo stremo la nostra agricoltura. Spendere meglio e ridurre le iniquità, è questa la linea indelebile che vogliamo tracciare. Dalla Regione, stanno arrivando altri agricoltori per dare il cambio anche perché fin quando non avremo risposte non toglieremo le tende e le bandiere».
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