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REGGIO CALABRIA – Un ispettore ed un assistente della polizia penitenziaria sono stati improvvisamente aggrediti da un detenuto, all’ora di pranzo, alla casa di reclusione di Laureana di Borrello e sono dovuti ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso.

Lo rendono noto Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e il segretario nazionale Damiano Bellucci: «La casa di reclusione di Laureana di Borrello, inaugurata nell’aprile del 2004, con il solo personale di Polizia Penitenziaria distaccato da altre sedi, in particolare dalle carceri di Palmi, Locri e Vibo ed ancora oggi in attesa del definitivo trasferimento – aggiungono i due sindacalisti – è destinata ad ospitare detenuti a basso indice di pericolosità, essendo un istituto a custodia attenuata. Il personale insufficiente causa continue modifiche nella gestione dei posti di servizio, molti dei quali sono stati accorparti con gli uffici, creando cosi un eccessivo carico di lavoro e difficoltà gestionali anche nella fruizione del congedo ordinario. E’ necessario destinare una maggiore attenzione alla Polizia penitenziaria della provincia di Reggio Calabria, se si considera che, di recente, anche i funzionari in servizio agli istituti penitenziari di Locri e Palmi sono stati trasferiti in altre sedi e non ancora sostituiti. Ciò causa gravi problemi di gestione in questi istituti. A Palmi, per esempio, negli ultimi anni la polizia penitenziaria ha accumulato circa 10000 giornate di ferie non godute»

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