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REGGIO CALABRIA – I militari della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, in collaborazione con Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Provinciale e con tecnici dell’Arpacal e dei militari specializzati del Laboratorio mobile ambientale del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, hanno denunciato la società Rhegion Agua S.c.a.r.l. che attualmente gestisce il depuratore di località Paterriti del Comune di Reggio Calabria per violazioni in materia ambientale.

Gli inquirenti hanno accertato un’attività di stoccaggio di rifiuto al di là dei limiti temporali previsti per il deposito temporaneo. Sempre all’interno depuratore sarebbero state inoltre riscontrate anomalie al processo di depurazione a causa del malfunzionamento di alcune apparecchiature.

Inoltre, in un’area adiacente all’impianto è stata riscontrata la fuoriuscita di acque reflue dalla condotta di scarico seriamente danneggiata da un evento franoso che risale al 2010. Le acque si riversavano non più nel macchinario, ma sul suolo ed infine nel vallone sottostante i cui esiti analitici dell’Arpacal e del Lam, hanno evidenziato un’alta contaminazione di tipo fecale e la loro non conformità ai valori limite previsti dalla legge.

E’ stata quindi elevata la sanzione amministrativa prevista nei confronti del gestore del depuratore. Per la risoluzione della problematica sono stati informati gli uffici della Regione, della Provincia e del Comune di Reggio Calabria anche al fine di conoscere le determinazioni che sono state intraprese nel corso di questi anni. Anomalie sarebbero emerse anche in ordine alla compilazione dei registri di carico e scarico rifiuti per i quali è stata elevato a carico della società di gestione una sanzione amministrativa. Per la mancanza dell’autorizzazione allo scarico è stata invece sanzionata l’Amministrazione comunale.

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