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Beppe Grillo, fondatore del Movimento cinque stelle

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CATANZARO – Il partito che fu di Grillo e Casaleggio appare oggi in Calabria, e non solo, come la Jugoslavia prima della morte di Tito. Una sconfinata terra con 6 lingue, 6 Stati, 4 religioni, 3 alfabeti, una decina di etnie, migliaia di dialetti, insomma un crepuscolo multiculturale, e con un pedigree un po’ comunista e un po’ monarchico.

Rimane memorabile la descrizione di quel mondo, dei Balcani, alle porte di casa nostra, che fece il giornalista Enzo Bettiza (Spalato, 7 giugno 1927 – Roma, 26 luglio 2017), italianissimo, che parlava quasi tutte le lingue europee.

Egli pensava in francese a Parigi, in tedesco a Berlino, in spagnolo a Madrid. Sosteneva di sognare nella lingua della persona che sognava: in russo con le contesse Poliakova, madre e figlia, che lo ospitarono a Mosca dopo il licenziamento decretato da De Benedetti (ma Enzo negava la voce secondo cui le avrebbe sedotte entrambe); in serbo-croato con la tata; in dialetto veneto con il padre.

«Lei è slavo» gli disse una volta un incauto conduttore tv. «Io non sono uomo di nazioni o di etnie, sono uomo di imperi» replicò lui. E il bello è che una simile risposta, che sarebbe suonata altezzosa in bocca a chiunque, diventava naturale se porta da Bettiza, con la sua eleganza, l’accento di frontiera, l’italiano colto di chi l’aveva imparato come una lingua straniera, e usava aggettivi desueti – «sulfureo», «mercuriale», «saturnino» – con la precisione di un chirurgo e l’estro di un prestigiatore.

Divagazione a parte, oggi, la numerosa pattuglia di parlamentari cosiddetti grillini che fu eletta in Calabria nel 2018, ben 16, è divisa; sono agli antipodi le parlamentari Dalila Nesci, che appare iper filogovernativa, e Laura Bianca Granato che sembra aver sposato la causa antigovernativa.

Fa storia a sé la senatrice Gelsomina Vono di Soverato, eletta nel M5S, dopo un passaggio con Matteo Renzi, è approdata a Forza Italia, tanto da far dire al coordinatore regionale di Forza Italia Calabria, Giuseppe Mangialavori, «Diamo il benvenuto alla senatrice Silvia Vono, da oggi nuovo membro di Forza Italia. Il suo arrivo arricchisce la nostra grande famiglia e amplia il gruppo parlamentare azzurro in vista delle importanti sfide che ci attendono». Anche il senatore ex M5S, Saverio De Bonis, ha lasciato il gruppo Misto per Forza Italia.

Mentre a Trento, qualche giorno fa, il senatore Nicola Morra ha detto: «Sono contrario alla rielezione di Mattarella a prescindere dalla persona. La candidatura di Silvio Berlusconi è improponibile, indecente e pornografica. Il problema non è la persona ma il modello. Nel corso degli ultimi anni – anche con Governi dove era presente il mio partito (il M5s ndr), ammette Morra – abbiamo avuto una continua estromissione del Parlamento dall’efficacia legislativa. Noi non facevamo altro che convertire decreti-legge che però, come prevede la Costituzione, è permesso in casi di eccezionalità ed emergenza».

E poi il caso di Riccardo Fraccaro (non è calabrese) che si sarebbe visto con Salvini. Sembra di trovarsi a Casablanca con Humphrey Bogart.

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