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Nora Doallo in una masterclass

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CROTONE – Una didatta di spicco del pianismo internazionale come Nora Doallo ha incantato ieri gli studenti dei conservatori di Cosenza e Vibo Valentia e del liceo Scaramuzza di Crotone con una master class che per chi ha avuto il privilegio di seguire difficilmente dimenticherà.

Si tratta di una delle poche allieve del genio crotonese Vincenzo Saramuzza ancora in vita, e aveva tanta voglia di venire a Crotone, la città del suo maestro, nell’ambito della rassegna dedicata al grande musicista dalla Fondazione D’Ettoris.

Ottantasette anni, agilissima, argentina, giunta apposta da Lugano dove insegna al conservatorio e da dove rarissimamente si muove, ieri spiegava ai ragazzi con una gestualità marcata che la tastiera del pianoforte va suonata tutta e che si tratta di uno strumento a percussione.

«Fai sentire le prime», diceva a un giovane che forse ha della stoffa, se Dora Noallo stessa dice che è «bravo». Nell’auditorium del plesso San Francesco del liceo musicale c’era Francesco De Siena, il direttore artistico del progetto “Scaramuzza genio internazionale della musica”, celebrato in questi giorni con un programma ricco di eventi in una Crotone avara di superstiti memorie che però si sta riappropriando della storia di uno dei suoi figli illustri.

«Con parole semplici racconta la tecnica Scaramuzza – osserva De Siena – il maestro infatti usava metafore per risolvere problemi di esecuzione, come l’esempio della gruccia appesa per indicare la contrazione». In sala anche Angela Floccari, curatrice del volume “Vincenzo Scaramuzza. Dialoghi intorno all’uomo e all’artista” , che raccoglie ricordi e vissuti di alcuni importanti allievi del maestro crotonese e assembla contributi di studiosi e musicisti.

«E un privilegio enorme, del resto in religioso silenzio in sala c’è anche un grande pianista come Sebastian Colombo, venuto apposta», dice Floccari. Colombo suonerà oggi, al museo Pitagora, alle 18,30, spaziando in un repertorio che prevede anche musiche di Scaramuzza.

Una composizione del maestro De Siena che sviluppa frammenti della “Mazurka novelletta” di Scaramuzza sarà, invece, eseguita in anteprima mondiale dalla pianista Floccari la sera del 20 giugno. Sono soltanto alcune delle chicche del più ampio progetto su Scaramuzza, che ha previsto anche la realizzazione di un docufilm girato da Maria Pia Cerulo. Spunti per riflettere sull’eredità che lascia il genio crotonese e sugli elementi caratterizzanti della sua scuola pianistica ce ne sono a siosa. Si possono rintracciare anche ascoltando le esecuzioni dei grandi pianisti che il grande maestro ha formato, fra i quali basta citare la leggendaria Martha Argerich e Bruno Gelber.

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