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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

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CROTONE – A vedere il proprio aeroporto chiuso i cittadini di Crotone non ci stanno e così il Comitato civico “Aeroporto di Crotone” ha reso noto di avere inviato una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella attraverso la quale si chiede «un suo forte intervento sugli organi competenti perché si ottenga l’immediata riapertura dello scalo aeroportuale Sant’Anna di Crotone».

LEGGI LA NOTIZIA DELLA CHIUSURA DELL’AEROPORTO

Nel testo i cittadini fanno appello a Mattarella «affinché venga garantito al territorio crotonese il diritto alla mobilità, come sancito dalla Costituzione Italiana e dalla Carta dei Diritti dell’Unione Europea. La chiusura dell’Aeroporto Sant’Anna di Crotone, avvenuta in via definitiva, il 31 ottobre 2016, dopo un periodo di attività caratterizzato da dati in incremento record all’interno delle statistiche nazionali relative al trasporto passeggeri, lascia repentinamente il territorio della fascia ionica in grave e pregiudiziale isolamento geografico».

Il Comitato civico mette in luce come in «un contesto territoriale dei trasporti locali già penalizzante in riferimento alla riduzione avvenuta per i collegamenti ferroviari, e dai tempi di percorrenza biblici necessari per raggiungere dal territorio crotonese l’autostrada A3 utilizzando la statale 106 denominata tristemente ‘la strada della morte’» la chiusura dell’aeroporto ha ulteriormente «danneggiato nel proprio diritto alla mobilità»

Denunciando «un’Italia che viaggia a due velocità e la Calabria la quale a sua volta ha una velocità di sviluppo differente fra fascia tirrenica e fascia ionica», i cittadini di Crotone evidenziano come «Crotone in questo contesto risulti completamente isolata da un punto di vista infrastrutturale anche tra l’alto e il basso ionio con conseguenze drammatiche sull’economia del territorio».

Ricordando come Crotone sia l’ultima in classifica nella recente indagine giornalistica sulla qualità di vita delle province italiane (LEGGI LA NOTIZIA), i componenti del comitato ricordano che il territorio «vive sulla propria pelle questa tangibile e cruda realtà e non si può permettere la chiusura dell’unica indispensabile infrastruttura di mobilità perché sarebbe l’ulteriore attacco alla dignità ed alle aspirazioni del territorio. L’attuale isolamento sta già generando un danno concreto a tutto il sistema economico locale ed un blocco della crescita in tutti i settori, con particolare riferimento allo sviluppo turistico e culturale causando una progressiva e drammatica migrazione dei nostri giovani, i quali dotati di capacità e menti brillanti, sono costretti ad abbandonare la nostra terra per costruire il proprio futuro».

In virtù di ciò, l’appello finale nel «prendere atto dell’incapacità delle nostre Istituzioni di tutelare codesto bene comune e del fallimento di tutta la classe dirigente politica locale» e verso il presidente Mattarella cui si rivolgono «con fiducia e speranza alla sua sensibilità di ‘Buon Padre di Famiglià affinché lei possa risollevare i cittadini crotonesi dal gravissimo disagio che stanno vivendo». 

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