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Alfonso Sestito

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Pena ridotta per Alfonso Sestito, cardiologo che lavorava al Gemelli di Roma e accusato di essere collegato alla ‘ndrangheta, ai membri della cosca Grande Aracri


CATANZARO – Pena ridotta di un anno e due mesi per il cardiologo cutrese, Alfonso Sestito (55 anni) accusato di essere collegato alla cosca Grande Aracri dominante nel crotonese. In primo grado, il medico (che lavorava al Policlinico Agostino Gemelli di Roma ed è stato interdetto dai pubblici uffici) era stato condannato a 8 anni e 6 mesi per associazione mafiosa. Ieri, in Appello, la condanna è stata ridotta a 7 anni e 4 mesi perché il reato è stato derubricato a concorso esterno.
Secondo le accuse, Sestito avrebbe finanziato alcuni affari della cosca Grande Aracri nel settore immobiliare. E sarebbe stato il terminale economico al servizio della ‘ndrangheta cutrese per gestire condomini, acquisire terreni.

Il collaboratore di giustizia Dante Mannolo, nelle sue dichiarazioni, aveva sostenuto la consapevolezza di Sestito di operare per conto della cosca. Sestito era accusato di avere attuato investimenti nell’ambito di un piano della cosca che aveva l’obiettivo di assicurare il controllo sui villaggi turistici dell’area crotonese.
A quanto è emerso nel processo, il cardiologo gestiva direttamente i servizi condominiali delle strutture turistiche. Oppure utilizzava società costituite ad hoc come la “Camelia srl”. E, come medico al policlinico Gemelli di Roma, si sarebbe dato da fare affinché i membri della cosca Grande Aracri fruissero di permessi sanitari e attestazioni mediche in grado di influire sui giudizi di incompatibilità carceraria.

Nel procedimento è costituito parte civile l’imprenditore Giovanni Notarianni, in qualità di persona offesa privata e di rappresentate legale di Alberghi del Mediterraneo. Il collegio ha condannato l’imputato a risarcire la parte civile, determinando il quantum in sede civile e rigettando la richiesta di provvisionale proposta. Sestito è difeso dagli avvocati Gregorio Viscomi e Salvatore Staiano

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