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Una festa popolare per inaugurare i lavori al Porto Vecchio di Crotone; annunciati gli interventi dal presidente Agostinelli che propone l’intitolazione a Rino Gaetano
CROTONE – Una festa popolare era stata auspicata e tale veramente è stata l’inaugurazione dei lavori al Porto Vecchio di Crotone ad opera della Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale.
«A Reggio c’è il più bel chilometro d’Italia. Noi ci accontentiamo di 800 metri bellissimi, di cerniera tra la città ed il suo porto, che rappresentano il mio ed il nostro orgoglio. Un risultato che aggiunge valore, che può produrre ricchezza con nuove iniziative commerciali o con la riqualificazione delle esistenti. Un risultato, infine, che è un formidabile biglietto da visita per i cittadini crotonesi che potranno fruire appieno di questa passeggiata». Con queste parole l’ammiraglio Andrea Agostinelli, presidente dell’Autorità, ha commentato gli interventi effettuati nella infrastruttura. Ha ricordato, poi, che questo tratto rinnovato del porto sarà fruibile «per le migliaia di croceristi che sbarcano a 200 metri da qui, per i diportisti che ormeggiano ai pontili del Porto vecchio, per le centinaia di atleti che in futuro parteciperanno alle regate, agli eventi».
Il presidente Agostinelli, poi, ha annunciato altri interventi: «Abbiamo appena perfezionato l’accosto della banchina crocieristica; abbiamo eseguito il completo rifacimento del muro paraonde del molo lanternino. Entro il mese di maggio consegneremo la banchina numero 17 del porto commerciale alla marineria da pesca locale. Abbiamo aperto il cantiere per i nuovi parcheggi verso Spiaggia delle forche ed entro quest’anno restituiremo alla città perfettamente rinnovata la storica stazione Val di Neto delle ferrovie Calabro Lucane. Questo è quello che realizzeremo entro il 2025».
Ha parlato, anche, «dell’inquinamento chimico che ha messo in ginocchio la città», comunicando di aver «stanziato un milione di euro per il livellamento, non per il dragaggio, del passo di accesso del porto commerciale di Crotone», anche «per far entrare finalmente il porto, navi da crociera sempre più grandi e assicurare la vita stessa operativa del porto».
Ha citato anche le attività imprenditoriali realizzate nel porto, come quella della Metalcarpenteria di Sergio Torromino. «Inseriremo – ha proseguito – la funzione industriale, la cosiddetta logistica di banchina, nel nuovo Piano regolatore del porto di Crotone».
Nel suo intervento anche l’ex area Sensi, «per la quale con il sindaco di Crotone attendiamo con impazienza l’avvio delle operazioni di bonifica e nel frattempo abbiamo incaricato lo studio genovese dell’architetto Femia di redigere un progetto per rivoluzionare questi 15.000 m” che vanno dal porto vecchio agli ormeggi delle navi da crociera. E abbiamo messo a bilancio 7 milioni di euro per assicurare la riqualificazione del lungomare, dal porto commerciale senza soluzione di continuità, fino alla Lega navale e alla piazzetta dedicata a Rino Gaetano».
L’ammiraglio Agostinelli ha ribadito la proposta di intitolare «questo meraviglioso lungomare ad un grande figlio di questa città, Rino Gaetano».
Ha infine ringraziato tutto lo staff dell’Autorità così come tutte le persone che hanno portato a raggiungere questo grande traguardo. Nel parterre anche diversi parlamentari e rappresentanti istituzionali.
Prima di Agostinelli, a salire sul palco ad illustrare l’azione del ministero, la Soprintendete Stefania Argenti che ha elogiato l’operato del presidente, così l’avvocato Francesco Verri, per le società operanti nel porto, il vicepresidente della giunta regionale, Filippo Pietropolo, per la Provincia di Crotone il vicepresidente Fabio Manica e per il Comune il sindaco Vincenzo Voce.
A chiudere gli interventi, il Prefetto di Crotone, che ha voluto, con sé, sul Palco l’ammiraglio Agostinelli, sottolineandone l’impegno ed abbracciandolo in segno di ringraziamento alla fine del suo intervento.
Ed una festa popolare non poteva non chiudersi con i fuochi d’artificio, alle 20, durati 15 minuti e che sono stati apprezzati dalle persone che si trovavano nel porto ma anche da molte altre che erano sul lungomare cittadino.
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