X
<
>

Domenico Vulcano

Condividi:
2 minuti per la lettura

CRUCOLI (CROTONE) – Il Tar della Calabria non ha riammesso la lista “Insieme si può” e il candidato sindaco Domenico Vulcano a partecipare alle elezioni amministrative del 3 e del 4 ottobre, rilevando che «l’autenticazione rappresenta un elemento essenziale non integrabile della presentazione della lista o delle candidature».

Stando così le cose, a Crucoli rimane in corsa solo l’altra lista, “Rinascita e Cambiamento”, capeggiata dal candidato sindaco Cataldo Librandi. Ma, Vulcano, ex sindaco di Crucoli, ha anticipato che ricorrerà al Consiglio di Stato.

Qual è l’antefatto? E’ stato impugnato davanti al Tar il verbale di esclusione  della lista civica “Insieme si può”, redatto dalla Sottocommissione elettorale circondariale di Crotone per la seguente motivazione: «Le firme non sono state regolarmente autenticate, poiché l’autenticazione risulta avvenuta nel territorio di Crucoli da parte del sindaco del Comune di Cirò, il quale ha apposto il timbro dello stesso ente».

Pertanto, la Sottocommissione ha eccepito la nullità delle autenticazioni che «risultano effettuate dal sindaco di Cirò fuori dall’ambito territoriale».

Chiesto l’accesso agli atti, Vulcano e i candidati consiglieri si sono accorti che accanto al timbro del Comune di Cirò e alla data stampata col timbro datario risulta indicata a penna la dizione “Crucoli”.

Superato lo sconforto iniziale, Vulcano ha deciso di adire il Tar. Davanti al Tribunale amministrativo è stato rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppe Pitaro e Gaetano Liperoti. Gli avvocati hanno obiettato nel ricorso che le firme dei candidati e dei cittadini sono state autenticate dal sindaco Paletta presso il municipio di Cirò e che l’indicazione di Crucoli come luogo di autenticazione costituisce “un mero errore materiale”.

Hanno riportato persino le dichiarazioni del sindaco Paletta e di tre dipendenti comunali. Tuttavia, nella sentenza si legge che al giudice amministrativo «è impedita ogni valutazione sui fatti attestati in un atto pubblico». La Sottocommissione- Prefettura U.T.G. di Crotone non si è costituita in giudizio.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE