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Amedeo Gullà e Riccardo De Rinaldis

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L’attore calabrese Amedeo Gullà è iI co-protagonista della fiction su Mameli, nella quale veste i panni di Nino Bixio, in onda su Rai Uno da lunedì 12 febbraio


PETILIA POLICASTRO – È fissato per il 12 e il 13 febbraio in prima visione l’appuntamento per la mini serie Tv, in due puntate, “Mameli – Il ragazzo che sognò l’Italia”. Serie che è stata diretta da Luca Lucini e Ago Panini, sarà trasmessa su Rai 1 Mameli in prima serata, la settimana dopo il ciclone del Festival di Sanremo. Si tratta di una produzione Pepito Produzioni in collaborazione con Rai Fiction con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e che parlerà anche calabrese. Infatti, uno dei coprotagonisti, Amedeo Gullà, è originario di Petilia Policastro e vestirà il ruolo di Nino Bixio, il compagno di avventure e fraterno amico dello stesso Mameli. Gullà si sta facendo sempre più spazio nel mondo delle fiction.

È stato, infatti, nel cast di “Il re 2”, per la regia Giuseppe Gagliardi nel 2022; “M – Il figlio del secolo”, per la regia Joe Wright, sempre nel 2022; così come “L’ultimo spettacolo”, con la regia Monica Vullo. Nel 2021 ha preso parte ad “Il re”, nel 2018 alla fiction L’Allieva 2, per la regia Fabrizio Costa.
Ha fatto, poi, il 27enne attore petilino, esperienze anche nel cinema, con, nel 2021 “Il primo giorno della mia vita”, regia Paolo Genovese e nrl 2017 “Saremo giovani e bellissimi”, Regia Letizia Lamartire. Tornando alla fiction su Mameli, come detto Gullà ha vestito i panni di Bixio, come l’intera serie, con piglio rock.

FICTION SU MAMELI, IL CALABRESE AMEDEO GULLÀ SARÀ NINO BIXIO

«Un’idea semplice – scrivono i due registi nelle loro note – : raccontare attraverso la breve vita di Goffredo Mameli, gli anni fantastici tra il 1847 e il 1849, quegli anni che servirono (nonostante il loro sostanziale fallimento) da laboratorio politico, creativo, sociale, a preparare l’unità d’Italia, che avvenne dodici anni dopo, nel 1861. “E siccome Goffredo e i suoi amici Nino Bixio, Gerolamo Boccardo, Stefano Castagnola sono ragazzi, tra i diciotto e i ventidue anni, abbiamo deciso di raccontarli come tali.
Come sarebbero oggi, dimenticandoci l’iconografia classica degli eroi del Risorgimento, facendoli scendere dai piedistalli, dalle targhe delle vie, dai nomi delle scuole, per raccontarli vivi, pieni di dubbi, di energia, di voglia di vivere, come lo sono i loro coetanei odierni. Come i ragazzi di oggi, hanno rapporti burrascosi tra loro, si oppongono al potere ufficiale, si oppongono all’autorità costituita. E cercano una loro via, fatta di parole e canzoni, di “scherzi” e “flashmob”, di iniziative provocatorie e interventi sul campo».

CHI ERA NINO BIXIO

Nello specifico, Bixio, interpretato da Gullà, nelle note di regia viene descritto come «ribelle per vocazione, reietto denunciato dai suoi stessi genitori e con le cicatrici che gli segnano il corpo e l’anima, Nino cerca di nascondere il suo malessere con un ironia talvolta sopra le righe. É diretto, testardo, ma incredibilmente generosa. A 24 anni ha già abbracciato la Società Segreta “Entelema”, con un gruppo di giovanissimi liberali che sognano un’Italia unita, liberata dagli austriaci e dai regimi conservatori, Nino diventa amico fraterno di Goffredo Mameli, partecipa alla Prima fallimentare Guerra d’Indipendenza e tenta di difendere la neonata Repubblica Romana dall’attacco delle potenze conservatrici. Anime affini, guerrieri senza riposo uniti dalla convinzione che Italia si fa oppure si muore, Nino e Goffredo, pur nella diversità dei loro caratteri e della loro visione del mondo, sono uno l’ancora di salvezza dell’altro».

Insieme ai giovani protagonisti (nel ruolo di Mameli c’è Riccardo De Rinaldis) nel cast ci sono anche attori più affermati, come Neri Marcorè, Luca Ward, Lucia Mascino, Sebastiano Somma, Maurizio Lastrico e Ricky Memphis.
Gullà, presto, parteciperà ad un’altra importante serie Tv.

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