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Davide Nicola

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CROTONE – Terremoto in casa del Crotone dopo la sonora sconfitta rimediata in casa contro l’Udinese (LEGGI) Davide Nicola ha presentato le dimissioni irrevocabili da allenatore della squadra.

La decisione improvvisa è stata presa, come detto, dopo la sconfitta con l’Udinese, la terza sconfitta consecutiva in Campionato, la quarta consecutiva se consideriamo la Coppa Italia, a causa di incomprensioni con la dirigenza alla fine della gara.

Nicola aveva detto che «chi pensava di salvarsi prima si sbagliava di grosso» (GUARDA IL VIDEO CON LE DICHIARAZIONI DEL POST PARTITA), una frase sibillina che forse era riferita a critiche di troppo subite all’interno della società.

«È tutto vero, ho deciso così e non torno indietro – avrebbe affermato il tecnico – Quando dico una cosa non faccio chiacchiere. Mi conoscete bene, sapete come sono fatto. È una decisione tutta mia e non ho intenzione di scendere nei particolari. Probabilmente lo farà chi di dovere».

Con Davide Nicolae si fanno da parte anche l’allenatore in seconda Manuele Cacicia, il preparatore atletico Gabriele Stoppino e il collaboratore tecnico Rossano Berti.

«La società ringrazia il tecnico e il suo staff per il lavoro svolto e augura loro le migliori fortune in campo professionale ed umano. L’allenamento di oggi pomeriggio verrà condotto da Antonio Macrì, Ivan Moschella e Elmiro Trombino».

L’allenatore piemontese aveva già comunicato verbalmente le sue intenzioni al team manager ed alla società del presidente Gianni Vrenna nella serata di ieri ora la formalizzazione della scelta. Si chiude così il rapporto tra il Crotone e Davide Nicola che ha raggiunto il suo apice nella entusiasmante cavalcata che nella seconda metà del campionato dello scorso anno ha consentito ai calabresi di raggiungere una insperata e imprevista salvezza (LEGGI LA NOTIZIA).

La società smentisce ingerenze

Il presidente del Crotone, Gianni Vrenna, dopo aver accettato le dimissioni del tecnico Davide Nicola, ha smentito ingerenze: «Le dimissioni di Nicola era una cosa che non ci aspettavamo. Ho sempre detto che rispetto la decisione dell’allenatore ma non la condivido, andiamo avanti. Ho parlato con la squadra, gli ho detto di compattarsi, che la serie A per noi è importante, fondamentale, ma lo è anche per loro stessi. Mi hanno dato la massima disponibilità».

«Non se lo aspettava nessuno, né il direttore, nè la squadra, nè io. Il mister ha voluto prendere questa decisione, che accettiamo, ognuno è padrone delle proprie azioni, e si va avanti», ha aggiunto Vrenna, spiegando poi cosa era accaduto.

«A me è stato comunicato da parte del mister che io tra il primo e il secondo tempo sono entrato negli spogliatoi e ho spronato la squadra. Con questo mio intervento sulla squadra lui ha ritenuto di essere stato delegittimato. Non è nel mio stile, non sono mai intervenuto sotto l’aspetto tecnico, ho ritenuto, come presidente, che ha il diritto e il dovere di intervenire quando vede che le cose non vanno, ma lui l’ha ritenuta una cosa non garbata», ha spiegato il presidente del Crotone, raccontando quanto avvenuto nell’intervallo della sfida persa con l’Udinese.

«L’ho rincontrato oggi mi ha ribadito le stesse motivazioni, se ce ne sono altre le dirà lui, ma io quest’anno appaio poco, sto dietro le quinte, vengo allo stadio, faccio poche trasferte, perché ci sono persone delegate a darmi informazioni sulla squadra».

«Non c’è stata nessuna ingerenza tecnica? Da parte mia solo uno sprone per la squadra, ne sono testimoni i giocatori. Ho detto poche parole, “tirate fuori gli attributi perché stiamo perdendo con una squadra che ha fatto un tiro in porta”».

«I profili che fanno al caso del Crotone sono quelli di un allenatore che porti entusiasmo, questo è fondamentale. Ora ci prendiamo un attimo di riflessione, perché non vogliamo sbagliare in un momento così delicato, abbiamo due partite importanti per noi, Sassuolo e Chievo, per cui con calma insieme a mio figlio Raffaele e a Ursino vedremo il profilo che meglio si addice a questa squadra», ha aggiunto il presidente Vrenna.

«Penso ci vorranno tra 24 a 48 ore. Per il Sassuolo ce la metteremo tutta, non vogliamo fare le cose affrettate, prima vogliamo parlare chiaro con chi c’è disponibile e vedere che idea ha e se si sposa con quelle del Crotone. Profilo? Stiamo vedendo sia quello di giovane che esperto, l’importante che sposi la causa Crotone», ha concluso il numero uno dei calabresi.

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