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I SINDACATI nazionali di categoria del settore elettrico – Filctem-CGIL, Flaei-CISL e Uiltec-Uil – hanno firmato con SEI Spa, la società del gruppo Repower rappresentata dall’amministratore delegato Fabio Bocchiola e dal Consigliere Delegato Luca Poggiali, un patto per lo sviluppo territoriale legato al progetto della centrale a carbone di ultima generazione di Saline Ioniche, in provincia di Reggio Calabria.
Grazie a questo accordo viene istituito un nuovo coordinamento (che si aggiunge a quello già creato con Confindustria Reggio Calabria) tra la Società e le sigle sindacali nazionali che prenderà la forma di un tavolo di confronto tra le parti firmatarie con incontri a cadenza indicativamente trimestrale. Le ragioni di tale accordo si ritrovano, come recita il testo “nella valenza strategica riconosciuta al Progetto e la grande importanza che questo potrebbe avere soprattutto in termini di sviluppo e quindi di ricadute occupazionali sia nella fase realizzativa che in quella successiva di esercizio commerciale, nonché di contributo alla riduzione del costo medio dell’energia elettrica in Italia”.
LA CGIL LOCALE: “RESTIAMO CONTRARI” – Non sembra pensarla allo stesso modo la Cgil in Calabria che in una nota della Camera del lavoro di Reggio e Locri sottolinea che “nulla è cambiato” e che resta “netta contrarietà alla realizzazione dell’opera”. Secondo i sindacalisti locali, la Cgil “a tutti i livelli” si batterà per ipotesi alternative. E questo nonostante l’accordo firmato dalla Cgil nazionale parli esplicitamente di “valenza strategica del progetto”, di “importanza” per le ricadute occupazionali e per la riduzione del costo dell’energia.
Secondo Bocchiola, «In uno scenario economico dove i tassi di disoccupazione non fanno che crescere, particolarmente quelli giovanili e soprattutto in una regione come la Calabria, ed a fronte di un investimento che ha ottenuto il via libera dal Governo, come sindacati abbiamo ritenuto indispensabile vincolare l’impresa a precisi impegni sul versante occupazionale e dello sviluppo sostenibile del territorio cointeressato al fine di invertire questo trend negativo. Quanto congiuntamente sottoscritto testimonia questo impegno attraverso il sostengo ad un Progetto innovativo che da solo rappresenta più dell’1% del PIL della Regione. Un investimento con una doppia valenza: la creazione di un numero significativo di posti di lavoro stabili nel tempo, la diversificazione del mix energetico e la conseguente riduzione della bolletta elettrica sia a livello locale che nazionale».
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