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COSENZA – I sorveglianti idraulici reagiscono e lo fanno dopo l’ennesima promessa non mantenuta. La commissione di bilancio, già slittata in data 5 dicembre, ha approvato il 12 dello stesso mese la delibera che ha sbloccato i pagamenti arretrati. Una mensilità e la tredicesima del 2012 e due mesi del 2013. Questi gli stipendi che avanzano i lavoratori dell’Afor, in attesa di transitare nell’azienda Calabria verde e ancora costretti ad prestare servizio con le proprie auto e in diversi caso ad anticipare il carburante per svolgere il proprio lavoro. 

Si tratta dei lavoratori incaricati di monitorare lo stato dei corsi d’acqua e delle zone più soggette a rischio idrogeologico. Da mesi, denunciano la loro situazione: lavorano part time, assicurando quindi il servizio solo alcuni giorni a settimana, in un settore per il quale la Regione ha sempre proclamato di attuare la massima attenzione e, reclamano, sono costretti a raggiungere i posti da monitorare con i mezzi propri.

I sorveglianti hanno atteso, senza interrompere un servizio fondamentale nei mesi di emergenza. Ora però hanno deciso di alzare i toni della protesta e in centinaio di persone si sono barricate nella sede dell’Afor di Via degli Stadi. Dai loro uffici hanno chiesto in colloqui con gli amministratori, per evitare di trascorrere un altro Natale senza compensi. Poi sono saliti sul tetto dell’edificio. E hanno annunciato che sono pronti a restare lì anche nei giorni di festa.

La protesta si è poi conclusa nel pomeriggio dopo che i lavoratori avrebbero ricevuto rassicurazioni che le loro spettanze saranno saldate nei prossimi giorni. E hanno deciso di terminare la protesta. 

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