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Una riunione nazionale della Cisal

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Sull’Accordo Quadro Regionale per l’accesso alla Cassa Integrazione in deroga, la Cisal (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori) ha deciso di intervenire per ricordare «che gli accordi aziende/lavoratori, per gli istituti previsti dal decreto legge n.18 del 22 marzo 2020, validi ai fini del riconoscimento e quindi della reale fruibilità delle misure assistenziali, sono solamente quelli sottoscritti con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative».

Di conseguenza «questo requisito è prevalente e necessario, a prescindere se le organizzazioni risultino firmatarie degli accordi su base regionale per la cassa integrazione in deroga. La qualificazione della particolare rappresentatività è prevista infatti – continua la nota – dal dettato normativo dell’ex art.22 D.L.n.18 il quale prevede che l’accordo può essere svolto anche in via telematica».

Dal canto sua «la Cisal – prosegue – è un’organizzazione maggiormente rappresentativa a livello nazionale con Decreto del Presidente della Repubblica fin dal 1978, ribadito dall’attuale Presidente Mattarella con Decreto il 23 marzo 2018, e, pertanto, risulta idonea a ricevere le istanze delle aziende per la fruizione degli ammortizzatori sociali. Va da se che, per le aziende inferiori a cinque dipendenti, la comunicazione preventiva, qualora prevista dagli accordi quadro regionali, dovrà essere inviata ad un’organizzazione sindacale che rispecchi la rappresentatività come precedentemente riportato».

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