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Il Tar ha deciso: a Catanzaro si rivota in otto sezioni: 3, 4, 18, 24, 28, 37, 60 e 85.
Atti trasmessi aI ricorsi presentati da Salvatore Scalzo e dal centrosinistra sono stati accolti in parte
La giornata al Tar è iniziata poco dopo le dieci quando – in una aula affollata di legali, parti, dirigenti politici, curiosi e telecamere – davanti al collegio dei giudici amministrativi guidato dal presidente Massimo Calvari gli avvocati dei ricorrenti e delle controparti hanno spiegato le proprie ragioni. Da una parte i legali Vincenzo Cerulli Irelli, Pino Pitaro, Francesco Pitaro e Oreste Morcavallo per i ricorrenti Salvatore Scalzo e i partiti del centrosinistra, i quali hanno ribadito la necessità dell’annullamento totale, e in seconda battuta solo in alcune sezioni, del voto del maggio scorso, denunciando macroscopiche irregolarità. Dall’altra Francesco Scoca, Francesco Scalzi, Paola Procopio e Valerio Zimatore per il sindaco Sergio Abramo e il Comune, i quali hanno ribadito che gli errori rilevati nel corso delle verifiche sono meri vizi formali e che, in ogni caso, non incidono sulla volontà dell’elettorato.

CATANZARO – Il Tar ha deciso: a Catanzaro si rivota in otto sezioni: 3, 4, 18, 24, 28, 37, 60 e 85. I ricorsi presentati da Salvatore Scalzo e dal centrosinistra sono stati accolti in parte. La giornata al Tar è iniziata poco dopo le dieci quando – in una aula affollata di legali, parti, dirigenti politici, curiosi e telecamere – davanti al collegio dei giudici amministrativi, guidato dal presidente Massimo Calvari, gli avvocati dei ricorrenti e delle controparti hanno spiegato le proprie ragioni. Da una parte i legali Vincenzo Cerulli Irelli, Pino Pitaro, Francesco Pitaro e Oreste Morcavallo per i ricorrenti Salvatore Scalzo e i partiti del centrosinistra, i quali hanno ribadito la necessità dell’annullamento totale, e in seconda battuta solo in alcune sezioni, del voto del maggio scorso, denunciando macroscopiche irregolarità. Dall’altra Francesco Scoca, Francesco Scalzi, Paola Procopio e Valerio Zimatore per il sindaco Sergio Abramo e il Comune, i quali hanno ribadito che gli errori rilevati nel corso delle verifiche sono meri vizi formali e che, in ogni caso, non incidono sulla volontà dell’elettorato. In attesa del voto nelle otto sezioni, il Comune sarà commissariato. Nel momento della lettura del dispositivo i numerosi presenti nell’aula del Tar di Catanzaro hanno applaudito. Successivamente all’esterno alcuni sostenitori di Salvatore Scalzo hanno urlato «giustizia è fatta». Nel dispositivo i giudici amministrativi hanno disposto anche l’invio della sentenza alla Procura della Repubblica e alla Prefettura di Catanzaro.

I RISVOLTI. Il ministero dell’Interno, in tempi rapidissimi, ha fornito le precisazioni sul futuro dell’amministrazione comunale targata Sergio Abramo disponendo il commissariamento dell’ente. La sentenza del tar è stata, infatti, subito trasmessa al Dicastero per valutare i provvedimenti. I giudici amministrativi, infatti, hanno anche annullato i verbali di proclamazione del sindaco e dei consiglieri; questo ha aperto la strada ad un commissario che gestirà l’ente fino alla conclusione delle elezioni negli otto seggi. Tutto questo, ovviamente, potrebbe essere messo in discussione da un ricorso al Consiglio di Stato da parte del centrodestra che potrebbe impugnare la sentenza del Tar Calabria. Un eventuale decisione di commissariare il Comune potrebbe riportare a palazzo de Nobili il prefetto Giuseppina Di Rosa, già commissario dopo le dimissioni da sindaco di Michele Traversa.

L’AVVOCATO. «Per effetto dell’annullamento dei verbali di proclamazione del sindaco e del Consiglio comunale – ha detto il legale di Salvatore Scalzo, prof. Vincenzo Cerulli Irelli – il sindaco ed il Consiglio comunale decadono immediatamente e sarà nominato un commissario in attesa che si voti nelle otto sezioni dove le elezioni sono state annullate». «Successivamente – ha aggiunto – si procederà al riconteggio dei voti per la nuova proclamazione del sindaco e del Consiglio comunale». 

ATTI IN PROCURA. Saranno inviati alla Procura della Repubblica gli atti raccolti dal Tribunale amministrativo che hanno portato all’annullamento delle elezioni in otto sezioni del comune di Catanzaro. La decisione è stata presa dai giudici del Tar della Calabria. I giudici amministrativi hanno anche condannato il Comune di Catanzaro al pagamento delle spese per una somma complessiva di 14 mila euro. La Procura di Catanzaro ha già in corso una indagine relativa a presunte irregolarità commesse durante le elezioni amministrative. Dopo l’esito delle votazioni il candidato del centrosinistra, Salvatore Scalzo, ed altri esponenti della coalizione avevano presentato in Procura alcuni esposti con i quali segnalavano le presunte irregolarità commesse in alcune sezioni
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