X
<
>

Francesco Aiello

Condividi:
2 minuti per la lettura

CATANZARO – «Alle 18.30, all’auditorium Casalinuovo di Catanzaro, venerdì 13 dicembre inizieremo con la presenza di Luigi Di Maio la campagna elettorale per promuovere il nostro progetto politico civico. Restiamo distinti e lontani dai partiti, in quanto vogliamo costruire il cambiamento con i soli cittadini calabresi. Le forze politiche che finora hanno occupato seggi in Consiglio regionale sono in larga misura responsabili dello stato di degrado e sottosviluppo della Calabria, svuotata da un’emigrazione crescente e ancora molto ignorata».

Lo afferma, in una nota, Francesco Aiello, candidato governatore per l’alleanza civica del Movimento 5 Stelle (LEGGI LA NOTIZIA DELLA SUA ELEZIONE SU ROUSSEAU), guardando anche alla candidatura di Pippo Callipo, «usato dalla vecchia politica», sostiene. «L’ultimo Consiglio regionale ha per esempio rinunciato a intervenire sulla programmazione sanitaria regionale, sia per atteggiamento pilatesco che per incapacità politica e progettuale. Noi non abbiamo nulla da spartire con chi finora ha usato ruoli pubblici senza aiutare la comunità a crescere e ad avere diritti e servizi come le altre regioni italiane. Inoltre poco è stato fatto in tema di innovazione, di turismo e di produzioni agricole, che – ricorda Aiello – sono i settori chiave perché la regione inizi a crescere nel breve periodo, nonché le direttrici del modello di sviluppo verso cui la Calabria dovrebbe indirizzarsi nei prossimi 5-10 anni».

«Il recente appello al governatore Mario Oliverio da parte di numerosi rappresentanti del Pd, dal sindaco Giuseppe Falcomatà al presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, conferma – sottolinea Aiello – che il Partito democratico calabrese non vuole rompere con il proprio passato e purtroppo utilizza Filippo Callipo per vestirsi di civismo. Mi dispiace tanto che l’amico Callipo metta la propria faccia e la propria storia a servizio della vecchia politica».

«Delle due l’una, o il Pd condanna l’operato politico-amministrativo di Oliverio e lo scarica senza mezzi termini, oppure – conclude Aiello – negozia con il governatore in carica la sua uscita di scena in cambio di un corrispettivo politico. In questa seconda ipotesi, che si fa sempre più strada, è chiaro che il Partito democratico punta soltanto ad avere i voti di Oliverio, che sta da 40 anni nel palazzo del potere. Noi siamo contro questo sistema rovinoso e per questo scegliamo di stare nell’altro campo di battaglia».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE