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Alessandro Melicchio

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CATANZARO – Doveva essere la candidatura capace di rianimare un centrosinistra allo stremo, ma l’indicazione di Amalia Bruni a candidato governatore ha stravolto il Movimento 5 Stelle.

I coordinatori della campagna elettorale, Alessandro Melicchio e Giuseppe Giorno, hanno rassegnato le dimissioni con una nota al vetriolo nei confronti dei colleghi che avrebbero dovuto gestire questa fase.

«Abbiamo rinunciato all’impegno di coordinatori per il Movimento 5 Stelle della campagna elettorale per le regionali in Calabria – hanno detto Melicchio e Giorno – avendo trovato pochi riscontri per arrivare ad un patto tra tutte le forze civiche, riformiste e progressiste. Lasciamo spazio ai colleghi Riccardo Tucci e Massimo Misiti che si sono spesi per la scelta della candidata presidente Amalia Bruni cui auguriamo di saper contrastare efficacemente il centrodestra e ridare una speranza alla nostra terra».

Una critica frontale, dunque, che ha aperto un nuovo fronte. Giorno ha aggiunto che «non ci sono state le condizioni per un percorso unitario nel nostro interno visto che in diverse occasioni si è lavorato nella direzione contraria, fin dall’inizio, al volere degli attivisti. Durante il percorso, e successivamente all’indagine in capo al parlamentare di Vibo – ha proseguito – si è creata una fazione “parallela” nel M5S che ha iniziato a tessere solo con il PD all’insaputa di tutti e che hanno portato in diverse occasioni notizie interne all’esterno».

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