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IL TRAVAGLIO è stato lungo e non indolore. Prevista inizialmente per domenica 14 e poi convocata per Ferragosto alle 11, la direzione nazionale – dopo tre rinvii (ore 15, 20 e 21 e 30) – è riuscita a riunirsi alle 23 e ad approvare le liste dopo una discussione che si è conclusa intorno alle 2.

I CANDIDATI DEL CENTROSINISTRA IN CALABRIA

Confermate in buona parte le previsioni della vigilia. I capilista – blindatissimi ormai da giorni – saranno Nico Stumpo e Nicola Irto. Il primo guiderà il listino bloccato per la Camera, in quota Articolo 1. Nonostante il tentativo della Federazione provinciale di Cosenza, che aveva posto un veto su candidature non calabresi o non dem, non c’è stato nulla da fare: c’è un accordo nazionale che prevede il ‘diritto di tribuna’ per gli alleati del Pd all’interno delle proprie liste per il proporzionale e la candidatura di Stumpo, crotonese, era considerata insindacabile da Roberto Speranza, visto il radicamento in Calabria del partito.

Nico Stumpo

Per quanto riguarda gli altri candidati del centrosinistra al proporzionale per la Camera in Calabria, dopo Stumpo, ci sarà Enza Bruno Bossio, uscente, la cui candidatura è stata chiesta dal coordinatore nazionale della segreteria Marco Meloni. Terzo Carlo Guccione, che potrebbe rifiutare. Non è in discussione il suo spirito di servizio, già dimostrato ad esempio nel 2016 quando accettò di guidare la coalizione del centrosinistra come candidato a sindaco contro Mario Occhiuto a Cosenza, dopo il ritiro improvviso di Lucio Presta che lasciò la coalizione scoperta a pochissimi giorni dalla presentazione delle liste. O alle ultime regionali quando accettò, senza scossoni, di farsi da parte. Proprio in quell’occasione, però, gli era stato garantito un posto al sole per le future Politiche. E la terza piazza nella lista per il proporzionale – visti i sondaggi e il taglio dei parlamentari – di certo non lo è. Al quarto posto Lidia Vescio, coordinatrice provinciale delle donne democratiche di Catanzaro.

Al Senato capolista al proporzionale è il segretario regionale Nicola Irto. Seguono Carolina Girasole, ex sindaco di Isola Capo Rizzuto, Italo Reale, Teresa Esposito, coordinatrice regionale delle Donne democratiche.

Nicola Irto

Per quanto riguarda i candidati del centrosinistra per i collegi uninominali in Calabria, confermata l’anticipazione che vedeva Gianni Papasso in corsa, in quota socialista. Il sindaco di Cassano correrà nel collegio uninominale della Camera Jonio cosentino-Crotone. Dalila Nesci (quota Di Maio) correrà a Vibo, Giusi Iemma – presidente regionale del partito – a Catanzaro, l’ex capogruppo regionale Mimmo Battaglia a Reggio Calabria.

Al Senato, per il collegio Calabria nord Francesca Dorato da Castrovillari e per quello sud Francesco Pitaro, già consigliere regionale.

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Resta in bilico il collegio uninominale della Camera di Cosenza-Tirreno. Al momento è indicata Enza Bruno Bossio: questa strategia potrebbe in qualche modo lasciare uno spiraglio a Guccione, perché se la parlamentare vincesse lo scontro diretto con il centrodestra libererebbe uno spazio per l’ex consigliere regionale sul proporzionale. In alternativa a Bruno Bossio, il candidato per l’uninominale sarebbe il segretario provinciale di Cosenza Vittorio Pecoraro.

Fuori dai giochi Antonio Viscomi. Al parlamentare uscente – arrivato alla partita delle liste senza il supporto della Federazione di Catanzaro – sarebbe stata proposta la candidatura nel collegio uninominale di Catanzaro, per la Camera, ma avrebbe rifiutato.

CENTRODESTRA

La coalizione dovrebbe sciogliere gli ultimi nodi entro il 18. Al momento sarebbero confermate le candidature di Mario Occhiuto e Giuseppe Mangialavori come capilista per Camera e Senato. Alle spalle di Occhiuto si ipotizza l’uscente Mario Tripodi, al numero 2 del Senato l’altra uscente Fulvia Caligiuri.

Non è del tutto risolto invece il rebus dei collegi uninominali, che potrebbe richiedere un aggiustamento anche alla luce delle scelte del Pd. La candidatura di Papasso nel collegio Jonio cosentino-Crotone, ad esempio, potrebbe rimettere in discussione quella del leghista Domenico Furgiuele: il sindaco di Cassano si presenta come espressione del territorio e conta su un radicamento importante dei socialisti in quell’area (e dello stesso Pd). Si potrebbe quindi prefigurare uno scambio di collegi, tra Lega e Forza Italia (che andrebbe a cedere quello di Vibo-Gioia Tauro) o con Fratelli d’Italia (che dovrebbe cedere il collegio del Senato Calabria nord, ma questa ipotesi risulterebbe allo stato meno probabile).

I punti fermi, a questo punto, sarebbero invece Andrea Gentile (collegio Camera Cosenza-Tirreno) e Francesco Cannizzaro (collegio Camera Reggio-Locri) per Forza Italia, Tilde Minasi in corsa nel collegio del Senato Calabria Sud per la Lega. Fratelli d’Italia prevede invece, nel suo schema, Wanda Ferro e Alfredo Antoniozzi capilista per Camera e Senato e Fausto Orsomarso in corsa nel collegio uninominale Calabria nord.

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